Frasi e aforismi sulla galassia, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulle stelle, Frasi e aforismi sulle stelle cadenti, Frasi e aforismi sulla cometa e Frasi e aforismi sull’universo.
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Frasi e aforismi sulla galassia
Ci vediamo stasera. Tu porta due birre. La galassia la porto io.
(Fabrizio Caramagna)
Se create un gruppo su Andromeda aggiugetemi.
(Fabrizio Caramagna)
Sbaglio o ci siamo già visti in un buco nero vicino alla galassia M87?
(Fabrizio Caramagna)
Estate.
Ragazze con i vestiti svolazzanti che smuovono le galassie.
(Fabrizio Caramagna)
Quando immagino, parto dalla lettera A e arrivo su Alpha Centauri in un attimo.
(Fabrizio Caramagna)
Il rintocco di mezzanotte è un buon momento per comprare un biglietto di viaggio per la galassia Ngc 3079.
(Fabrizio Caramagna)
La confusione, l’ansia, la perdita di sonno, la sensazione di volare a ogni passo e la consapevolezza di aver scoperto una galassia nuova, sono uno dei principali sintomi dell’amore.
(Fabrizio Caramagna)
Lassù c’è sua maestà NGC 1365.
Vaga solitaria a 60 milioni di anni luce da noi ed è immensa con i suoi 200000 anni luce di diametro.
E’ una delle galassie più belle dell’universo. E ha pure un buco nero.
E noi non alziamo mai la testa verso il cielo.
(Fabrizio Caramagna)
La mia casa era l’ultima della via. Da una finestra vedevo il mistero della Galassia M101, dall’altra la piazza e i bambini giocare.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono delle notti in cui il cielo è così silenzioso che puoi sentire il suono dei pianeti che ruotano e delle comete che sfiorano le galassie.
(Fabrizio Caramagna)
I nostri gesti e i nostri passi escono insieme. E non vanno al cinema. Ci portano in qualche galassia sconosciuta.
(Fabrizio Caramagna)
Misuro la distanza tra me e la galassia Alpha Centauri. E provo tenerezza per le regole della fisica.
Se qualcuno spinge l’altalena in modo giusto, ci arrivo subito lassù.
(Fabrizio Caramagna)
Ci hanno insegnato a baciarci in cielo, tra una galassia e l’altra,
e poi ci hanno mandato sulla terra per vedere se sapevamo ripetere la lezione.
(Fabrizio Caramagna)
Tu che lanci galassie, crei incanti, giochi con la poesia e ti sistemi la camicetta senza nemmeno sapere quanto sei bella.
(Fabrizio Caramagna)
Mi piaci perché mi fai sentire il sapore di certe galassie sulla tua pelle,
anche se siamo a miliardi di chilometri di distanza dalle stelle.
(Fabrizio Caramagna)
La mia elica del Dna è avvolta dentro la spirale di una galassia.
(Fabrizio Caramagna)
Un altro soffio di stupore e la mongolfiera sarà gonfia.
Molliamo gli ormeggi.
Ti porto a vedere la galassia da cui vengo.
(Fabrizio Caramagna)
Agli egocentrici preferisco i folli: i primi pensano che il mondo giri intorno a loro, i secondi che intorno a loro girino galassie, buchi neri e pianeti dalle forme e dai colori sconosciuti.
(Fabrizio Caramagna)
La bellezza di certe donne, quando camminano erette e poi si fermano su se stesse indecifrabili e sicure, piene di galassie e di desideri, potrebbe bloccare qualsiasi pensiero all’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)
Dovrebbe essere considerato un peccato lasciare una ragazza la cui risata ha il suono di una galassia lontana.
(Fabrizio Caramagna)
Sei uno spettacolo. Un luna park intero. Sei acrobazia, promessa e stupore. Sorrisi colorati e profumo di zucchero filato. E hai una piccola galassia disegnata sulla guancia.
(Fabrizio Caramagna)
Dovresti raccontarmi solo le favole.
Usare lo sguardo per disegnare galassie.
Parlarmi di luna park, fate e arcobaleni.
Ho troppa realtà per le mani.
(Fabrizio Caramagna)
Si fermò per osservarla da lontano. Il capo di lei leggermente inclinato sembrava replicare le parabole di galassie sconosciute.
(Fabrizio Caramagna)
Lei si sposta i capelli dietro l’orecchio ed è così che nascono le galassie, così che si formano gli alfabeti e le prime vibrazioni di amore.
(Fabrizio Caramagna)
Ci siamo incontrati per la prima volta miliardi di anni fa
in una galassia lontana
e tutto ciò che ci siamo detti è diventato ferro e sogni, ruggine e tempesta,
polvere di stelle e suono di comete,
e ora giace, stupendo e inaccessibile,
in qualche parte dell’universo.
(Fabrizio Caramagna)
Vieni. Ti mostrerò io la galassia da cui sei venuta.
Smettila di guardare dalla parte sbagliata del cielo.
Smettila di chiederlo agli altri.
Loro non sanno chi sei.
(Fabrizio Caramagna)
Una volta incastrato l’ultimo tassello il loro puzzle cominciò a girare lentamente come una grande spirale, o meglio una galassia amorosa.
(Fabrizio Caramagna)
L’universo è pieno di solitudini. Sono come degli asteroidi o galassie che vanno in giro per lo spazio, e ogni tanto si incrociano e danno luogo a cose inaspettate e meravigliose: gli amori, per esempio.
(Fabrizio Caramagna)
Come quei pezzi di puzzle con l’incastro perfetto, ma uno è il Bastione di Orione, l’altro è la Galassia Andromeda. E non potranno mai incontrarsi.
(Fabrizio Caramagna)
Venivamo da galassie così diverse.
La bussola è impazzita quando ci siamo incontrati.
(Fabrizio Caramagna)
All’inizio mi facevi sentire gli echi delle cattedrali e delle galassie lontane.
Ma poi hai cominciato a mostrarmi solo gli sbadigli nelle tue tasche.
E ho capito che eri come tutti gli altri.
(Fabrizio Caramagna)
Persone che avevi accanto e che non le riconosci più, come se avessero fatto improvvisamente un salto nell’iperspazio e parlassero la lingua di un’altra galassia.
(Fabrizio Caramagna)
Ho un debole per chi c’è anche quando io non so neppure in che galassia mi trovo.
(Fabrizio Caramagna)
Nell’uomo c’è la luce della Galassia NGC 1365 e la polvere del marciapiede.
(Fabrizio Caramagna)
Lei aveva un’affinità naturale con le galassie disabitate, le stelle morte e i buchi neri.
E quando c’era una tempesta il suo volto si illuminava. Era quella luce che la maggior parte delle persone desiderava.
(Fabrizio Caramagna)
Sei la stella nata in una galassia non sua.
Sei la data che appartiene a un secolo sbagliato.
(Fabrizio Caramagna)
Sotto la luna non c’è vento. C’è sempre un fresco però, come un’aria che sembra provenire da qualche galassia lontana.
(Fabrizio Caramagna)
Ti posso offrire spiegazioni su di un abbraccio, teorie su un campo di girasoli in riva al mare e posso darti impensabili e sorprendenti notizie di te. Ti posso far scoprire la mia meraviglia e la mia timidezza, corromperti con i miei racconti sulla galassia NGC 4651, dove un giorno vorrei andare a vivere.
E posso farti vedere quanti colori e quante attese ci sono al centro del mio cuore.
Vuoi uscire con me?
(Fabrizio Caramagna)
Un giorno noi sensibili, sognatori e idealisti migreremo in un’altra galassia e in questo pianeta resteranno solo i furbi e gli egoisti a guardarsi smarriti e a non capire più con chi prendersela.
(Fabrizio Caramagna)
I sorrisi finti, i ciao infiniti, i “ti trovo davvero in forma” e baci e abbracci e in realtà non sanno chi sei, non sanno quante volte si è rotto il tuo cuore, non sanno in che galassia vuoi fuggire di notte.
Ma come fanno a parlarti con quelle parole dette senza anima e lasciate senza attenzione, come fanno a scivolare sulla superficie di ogni cosa? Io non ci riuscirei.
(Fabrizio Caramagna)
Il frastuono delle galassie e dei pianeti giunge attutito alle piccole menti.
(Fabrizio Caramagna)
Innamorarsi è dire addio alle vecchie abitudini, ai vecchi gesti, ai vecchi spazi. E’ una migrazione di stelle e lune e orbite da una galassia all’altra.
(Fabrizio Caramagna)
Ciao sono io.
Volevo sapere come stai, se fai ancora i tuoi esercizi di meraviglia, se ti ricordi ancora come si scrivono le parole con ditate di luce nel cielo ed in compagnia di quale galassia resti sola la sera.
(Fabrizio Caramagna)
Ho un ricordo di te di miliardi di anni fa. Guardavamo il big bang e la nascita del tempo e dell’universo, ed eravamo felici. Sapevamo che in quel caos di galassie e materia e anni luce, anche a distanza di secoli, ci saremmo ritrovati.
(Fabrizio Caramagna)
Quelli che esprimono giudizi
e non conoscono neppure di che colore hai gli occhi
e non sanno neanche il nome della galassia da cui vieni.
(Fabrizio Caramagna)
Ho cercato su google maps. Chissà da dove parte l’astronave per la mia galassia.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni tanto affiora una voce in me. Mi dice:
“Sei inutile”
“Sei orribile”
“Nessuno ha bisogno di te”.
Eppure dentro di me
ci sono frammenti e atomi
di pianeti lontani,
di supernove luminose,
di galassie infinite.
I secoli e l’universo
hanno lavorato per creare ciò che sono.
(Fabrizio Caramagna)
Forse in un’altra galassia l’estate concede repliche ogni mese e un dio si prende cura delle nostre piccole felicità.
(Fabrizio Caramagna)
Chissà che ore sono adesso nella Galassia di Andromeda.
(Fabrizio Caramagna)
Prova questa galassia, dovrebbe starti.
(Fabrizio Caramagna)
Nota per te stesso: di tanto in tanto comportati in modo mediocre così che non scoprano che vieni da un’altra galassia.
(Fabrizio Caramagna)