Frasi e aforismi sul mese di settembre, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’autunno, Frasi e aforismi sull’estate e Frasi e aforismi sulla fine delle vacanze e la fine dell’estate.
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Frasi e aforismi su settembre
C’è un clima malinconico stasera.
Il fresco accarezza il caldo,
e nell’aria c’è già l’idea di settembre.
(Fabrizio Caramagna)
Ciao estate che lentamente scivoli via da settembre; mi ricordi chi, allontanandosi di schiena, sorride ancora.
(Fabrizio Caramagna)
Settembre assomiglia all’ora più bella del giorno, sospesa com’è tra il buio e la luce.
(Fabrizio Caramagna)
A settembre, c’è nell’aria una strana sensazione che accompagna l’attesa. E ci rende felici e malinconici. Un’idea di fine, un’idea di inizio.
(Fabrizio Caramagna)
22 settembre. C’è qualcosa di bellissimo in questo cielo di settembre, nelle cose che si preparano a finire, nei progetti che stanno per iniziare.
(Fabrizio Caramagna)
Settembre è il mese più mutevole. Ci sono giorni in cui si sveglia come è, altri come se fosse ancora agosto, altri come se fosse già ottobre.
(Fabrizio Caramagna)
Il 1 settembre è il vero capodanno, dove non devi far finta di divertirti e puoi anche immaginare dei propositi veri. Solo che il cielo ha una luce tutta sua e ti senti un po’ strano e malinconico.
(Fabrizio Caramagna)
Agosto è il mese che ha più fretta di tutti. E settembre arriva sempre impreparato.
(Fabrizio Caramagna)
La nostalgia che guarda i riflessi e le nuvole rosa. E un cielo di settembre che non è ancora pronto a lasciar andare i colori dell’estate e li tiene tra le mani, insieme a me.
(Fabrizio Caramagna)
Settembre. E l’illusione che sui binari il tempo non sia passato. Che l’estate sosti ancora qui, tra le onde che scorrono leggere e luminose sulla spiaggia.
(Fabrizio Caramagna)
Agosto rivela la spensieratezza.
Settembre rivela il carattere.
(Fabrizio Caramagna)
Settembre rimane diviso. Estate e autunno separati da un taglio netto. La luce al limite dell’ombra. E la mia ostinazione a non voler oltrepassare la soglia del tempo.
(Fabrizio Caramagna)
A settembre corre un vento delicato. La schiuma che il mare solleva a mezz’aria brilla di una luce tutta sua. Dipende dal ritmo dei tuoi pensieri vederla cadere di nuovo in basso o restare sospesa per sempre come se l’estate non volesse finire mai.
(Fabrizio Caramagna)
Il mare a settembre. Ipnotico. Non smetteresti mai di guardarlo.
(Fabrizio Caramagna)
Dovremmo inventare una nuova stagione che va dall’1 al 20 settembre e chiamarla tipo Quintembre, la quinta stagione, perché non sa neanche lei se è ancora estate o è già autunno.
(Fabrizio Caramagna)
Oggi l’estate dorme come una principessa in un castello incantato. Ho provato a sfiorare le sue mani, a sciogliere le trecce dorate, poi sono arrivate le guardie dell’autunno e ho capito che era tutto finito per sempre.
(Fabrizio Caramagna)
Settembre. Hai attraversato molte stanze e ora sei nell’ultima sala illuminata da una luce più fredda, e ti giri indietro e non vedi più l’estate
(Fabrizio Caramagna)
Settembre dovrebbe essere lungo tre mesi per farci stare tutto quello che “a settembre lo farò”.
(Fabrizio Caramagna)
Arriva settembre.
E tu all’improvviso sei orfano del mare, di preghiere lasciate tra le pagine di un libro letto nell’aria dell’estate, di promesse immaginate e di canzoni che si perdono nella notte.
(Fabrizio Caramagna)
Quando torni dalle vacanze, in poche ore sono passi dalla scala degli azzurri (mare) a quella dei grigi (città).
(Fabrizio Caramagna)
Il primo lunedì di settembre in città, scorre ma non passa, respira ma non vive. E’ un guscio vuoto che aspetta di essere riempito da mille doveri.
(Fabrizio Caramagna)
Settembre è arrivato.
Agosto è solo un materassino sgonfio dimenticato sotto il lettino di qualche spiaggia.
(Fabrizio Caramagna)
Ieri era ancora agosto e le palme della mia mano piene di sabbia lo sapevano.
(Fabrizio Caramagna)
Il famoso settembre. Quel mese dove ammassiamo le cose rimandate, come polvere sotto il tappeto.
(Fabrizio Caramagna)
Al mare, verso fine settembre capita che arrivi una folata di vento più fredda.
Il cielo impallidisce un attimo e poi tutto si riaccende.
Quasi nessuno lo nota.
Bisogna essere malati di mare e di luce per accorgersene.
Chi vede questo, sa che la stoffa dell’estate si è bucata irrimediabilmente
e l’autunno sta per arrivare.
(Fabrizio Caramagna)
A settembre i grilli cercano di coprire i rumori di fondo, ma lo fanno con poca convinzione.
Presto arriverà il silenzio dell’autunno.
(Fabrizio Caramagna)
Una sera di settembre, quando l’estate saluta e il cielo cerca di trattenere tutti gli ultimi colori che può.
(Fabrizio Caramagna)
Sotto un cielo disegnato da nuvole, io resto a guardare l’estate e l’autunno che si scambiano confidenze. Un inizio, una fine e in mezzo io a desiderare che il tempo si fermi.
(Fabrizio Caramagna)
Vedo gli ultimi giorni di settembre, grumi dell’estate, che si srotolano dietro la mia testa e si avviano verso il nulla.
Il tempo certe volte è un tuffo rapido in una dimensione nuova e tu non sei mai preparato.
(Fabrizio Caramagna)
Le ultime giornate di settembre si spengono come una lampada in cui nessuno versa più olio.
(Fabrizio Caramagna)
Settembre è un mese che capisci solo dopo una certa età.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei che settembre avesse odore di gomme e matite nuove.
Vorrei che mia madre mi ricordasse di coprire i libri con la carta colorata.
Vorrei averlo saputo prima che ero così felice, quando settembre aveva così tanti settembre davanti e così pochi dietro di sé.
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 5 frasi preferite sul mese di settembre di autori celebri e famosi
I giorni di settembre hanno il calore dell’estate nelle loro ore più centrali, ma nelle sere che si allungano c’è il soffio profetico dell’autunno.
(Rowland E. Robinson)
Guarda settembre come ti apre il bosco
e sovrasta il tuo desiderio.
Apri le mani, riempile con queste foglie lente
non lasciar che una sola vada perduta.
(Eugenio Montejo)
I giorni di settembre sono qui,
con dell’estate il meglio del tempo,
e dell’autunno il meglio dell’allegria.
(Helen Hunt Jackson)
Giorno che scorri
senza nostalgie
canoro giorno di settembre
che ti specchi nel mio calmo cuore.
(Attilio Bertolucci)
Tutti gli anni, a settembre, la luna è la stessa, eppure mai che me ne ricordi. Tu lo sapevi ch’era gialla?
(Cesare Pavese, Feria d’agosto)