Frasi e aforismi sul pomeriggio, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla sera, Frasi e aforismi sul mattino e Frasi e aforismi sul tempo.
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Frasi e aforismi sul pomeriggio
Certi pomeriggi sembrano fatti per sedersi sulle scale con la mente vuota e gli occhi che immaginano.
(Fabrizio Caramagna)
Affidare l’orologio della propria vita nelle mani di un figlio, in un pomeriggio di giochi: quando lo si riprende è di nuovo luminoso e segna tutti i secondi
(Fabrizio Caramagna)
Quelle giornate in cui la mattina ha un solo cielo e il pomeriggio ne ha almeno tre.
(Fabrizio Caramagna)
L’asimmetria di certe giornate, che corrono piano al mattino e superano i limiti di velocità nel pomeriggio. E tu nel mezzo a stupirti e respirarle.
(Fabrizio Caramagna)
Dammi ancora un pomeriggio di giochi, la voglia di non tornare a casa e un aquilone grande che sappia di colori e di vento.
(Fabrizio Caramagna)
Le tre del pomeriggio d’estate. L’ora calma in cui il mondo appare come un letto immenso e morbido, le nuvole in cielo come leggere montagne da far materassi e guanciali. Anche l’acqua che ondeggia placida sulla riva pare uno strumento che suoni in sordina per favorire il sonno.
(Fabrizio Caramagna)
La fierezza di un antico campanile. Nelle prime ore del pomeriggio, è l’unico che osa sfidare la luce del sole
(Fabrizio Caramagna)
Basta un “preparo una tisana” a fare del pomeriggio un piccolo progetto.
(Fabrizio Caramagna)
Il sole delle cinque del pomeriggio è un invito alla dimenticanza, una pausa nel fluire delle cose, un riparo dall’urgenza e dalle parole che bisogna ricamare a tutti i costi.
(Fabrizio Caramagna)
L’ultima luce del pomeriggio. La più intensa, profonda, calda. Stempera i colori, li smussa, li rende docili e pieni di verità antiche.
(Fabrizio Caramagna)
A volte il pomeriggio è quel ponte che unisce le aspettative del mattino con gli obiettivi raggiunti a sera. Un ponte da attraversare con slancio.
(Fabrizio Caramagna)
Se fossimo gatti potremmo attraversare incolumi i pomeriggi di sole, tra sbadigli, abbandono e sogni.
(Fabrizio Caramagna)
Forse il carattere è ciò che si forma in un tardo pomeriggio, quando la delusione ha riempito le nostre mani di specchi infranti, ore perdute e promesse mai avverate.
(Fabrizio Caramagna)
La formica è instancabile, ma chi è più generoso di una cicala che dona diecimila note in un pomeriggio?
(Fabrizio Caramagna)
Quei giorni di pioggia in cui te ne stai con lei un pomeriggio intero nel letto e ti sembra così strano che il mondo stia accadendo là fuori. Come se il mondo intero fosse in quello spazio tra te e i suoi occhi.
(Fabrizio Caramagna)
Un pomeriggio di candele, pioggia e note musicali che evidenziano irresistibili imperfezioni.
(Fabrizio Caramagna)
In certi pomeriggi di malinconia la pioggia torna a fare un rumore dimenticato, diverso da tutti gli altri.
(Fabrizio Caramagna)
Mattino immerso nel potrei, ma non faccio. Pomeriggio impregnato di vorrei ma non posso.
(Fabrizio Caramagna)
Pomeriggio di equilibri. Acrobata di ore fluttuanti tra lo faccio ora e lo rimando a domani.
(Fabrizio Caramagna)
Questo letargo del pomeriggio che mi avvolge tra le tue braccia, dove non distinguo il confine del tuo cielo da quello della mia pelle.
(Fabrizio Caramagna)
È un pomeriggio contorto in bianco e nero, un pomeriggio che cerca l’ossigeno del colore all’ultimo momento.
(Fabrizio Caramagna)
Spietato come un pomeriggio solitario in cui i ricordi ti pugnalano.
(Fabrizio Caramagna)
La noia è mettere tutto il pomeriggio dentro uno sbadiglio.
(Fabrizio Caramagna)
Il mattino un punto esclamativo.
Il pomeriggio una virgola.
La sera un punto.
La notte puntini di sospensione.
(Fabrizio Caramagna)
Talvolta anche nel chiuso della camera
ci si può sentire criminali.
Sono le tre del pomeriggio di domenica
e comincia l’odio contro una voce in tv
che esclama “Tra pochissimo… in esclusiva solo per voi”.
(Fabrizio Caramagna)
Le cinque del pomeriggio: se la passa meglio la rondine nel cielo che il toro nell’arena.
(Fabrizio Caramagna)