Frasi e aforismi sulla vetrina

Frasi e aforismi sulla vetrina, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul negozio, Frasi e aforismi sullo shopping, Frasi e aforismi sui saldi e Frasi e aforismi sui vestiti e l’abbigliamento.

Frasi e aforismi sulla vetrina

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Lo sguardo sognante del bambino davanti alla vetrina, quando ancora non conosce la parola “Mai”, potrebbe muovere il mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Le donne sanno resistere a tutto, tranne che al proprio riflesso in una vetrina.
(Fabrizio Caramagna)

La mia solitudine è quella di un bambino che guarda davanti alla vetrina mentre la mamma dice alle sue spalle: “Non questo mese”.
(Fabrizio Caramagna)

Ci pensi mai a tutte quei volti rubati dai riflessi delle vetrine? Chissà se esiste una raccolta di tutti quelle immagini in qualche parte dell’universo.
(Fabrizio Caramagna)

Sorpreso in una vetrina, mentre passo, il mio viso è malinconico, smarrito, teso, quando mi sembrava che non lo fosse. Il viso ci tradisce e assume forme che non sappiamo.
(Fabrizio Caramagna)

A volte incontrerai te stesso. Per via di uno specchio, di una vetrina, di uno sguardo diverso, di un giudizio più severo che credevi fosse destinato ad altri e che invece, puntuale, fedele, parlerà di te.
E allora avrai due scelte: o farai finta di niente e continuerai ad indossare la tua maschera oppure prenderai coscienza di chi sei. E sarà il lavoro più difficile. Quello che può portare alla saggezza o al deserto.
(Fabrizio Caramagna)

Sospirare davanti alla vetrina
con lo sconforto di un bambino
e sorridere perché sai che non ne hai bisogno.
(Fabrizio Caramagna)

A volte sento che sei da qualche parte del mondo vicino a me, e mi vedo come il bambino che schiaccia il naso contro la vetrina del pasticceria.
(Fabrizio Caramagna)

Il mio sport preferito è imbattermi in persone che mi precedono e si fermano di colpo davanti alla vetrina di un negozio.
(Fabrizio Caramagna)

Per quanto il senzatetto si guardasse, la sua immagine non restava impressa sul vetro della vetrina. Quel negozio di lusso era snob e arido come i suoi proprietari, e non voleva immagini di persone povere sui suoi vetri.
(Fabrizio Caramagna)

La guardò nascosto dietro gli occhiali da sole nel riflesso della vetrina e riconobbe quella bocca. E anche il suo tipico broncio annoiato.
(Fabrizio Caramagna)

Le scarpe in una vetrina non sanno ancora che strade percorreranno.
(Fabrizio Caramagna)

Qualunque cosa tu dica alla tua donna tra le mura domestiche, potrà essere usato contro di te davanti alla vetrina di Gucci.
(Fabrizio Caramagna)

Dicono che gli opposti si attraggono, ma ciò che attrae davvero una donna è una vetrina con un cartello con scritto “Saldi”.
(Fabrizio Caramagna)

Gli uomini si addormentano con il pensiero del Fantacalcio, le donne con il pensiero che quella giacca vista in vetrina magari va a finire nei saldi.
(Fabrizio Caramagna)

Le vetrine
Quelle chiuse da anni. Osservano il quieto viavai dei passanti, memori di tempi migliori.
Ogni tanto catturano il bagliore di un sorriso.
E dentro di sé cercano qualcuno che le riapra, che torni a farle respirare.
(Fabrizio Caramagna)

Lo specchio non è altro che una vetrina dove l’acquirente e la merce sono la stessa cosa.
(Fabrizio Caramagna)

La nostra epoca tende a fare del corpo una vetrina e dell’intelligenza un accessorio inutile.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono persone che vivono in una perenne vetrina.
(Fabrizio Caramagna)

Quando ti metti in vetrina, si vede anche il prezzo.
(Fabrizio Caramagna)

Una vetrina. E tu da che lato stai?
(Fabrizio Caramagna)

L’unica vita che conta è quella interiore. Il resto è vetrina.
(Fabrizio Caramagna)

I social sono la migliore vetrina per scoprire che tutto, ma proprio tutto, è il contrario di quello che sembra.
(Fabrizio Caramagna)

Non basta più che le persone vivano qualcosa. Ora devono pubblicarla. L’esistenza è diventata una vetrina che ha un bisogno urgente di approvazione.
(Fabrizio Caramagna)

Ah i primi tempi in cui i social erano più un blog che una vetrina.
(Fabrizio Caramagna)

Esistono due tipi di profili sui social. I profili vetrina, che ti invitano a guardare e i profili domestici, che ti invitano a restare.
(Fabrizio Caramagna)

Il mio sogno è consumato, rattoppato e quasi rotto, ma sai una cosa? Non invidio il tuo, nuovo, mai usato, da vetrina.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo diversi anni che è esposto, tolgo il cuore dalla vetrina: chi vuole vederlo entri.
(Fabrizio Caramagna)

Chissà dove si trova la vetrina delle cose che ne valgono la pena.
(Fabrizio Caramagna)

Certe persone sono come un negozio. Hanno sempre una bella vetrina, ma ciò che conta davvero è ciò che c’è dentro.
(Fabrizio Caramagna)

Ho visto ciò che volevo in quella vetrina, anche se sul suo vetro si è subito cancellato il vapore su cui ho posato le mie labbra, la mia fronte, la mia speranza.
(Fabrizio Caramagna)

A volte siamo una vetrina di rovine in un negozio fuori mano, che spera di essere visto da un occhio che sappia apprezzarne la rarità.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piacciono le persone che hanno quell’aria infantile e stupita quando si fermano davanti alla vetrina del loro negozio di giocattoli preferito.
(Fabrizio Caramagna)

Vede le vetrine delle agenzie di viaggio e non so se mi offrono nelle isole tropicali o corsi di iniziazione a Photoshop.
(Fabrizio Caramagna)

Le vetrine delle agenzie di viaggio sono i negozi di giocattoli per adulti.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono due tipi di lettori: quelli che leggono i libri buoni e quelli che leggono i libri in vetrina.
(Fabrizio Caramagna)

Nelle strade dovrebbero fare la pista ciclabile per quelli che vanno in bici, la pista alienata per quelli che camminano guardando lo smartphone e la pista shopping per le donne che camminano guardando le vetrine.
(Fabrizio Caramagna)

Commessa: – Vorrebbe qualcosa, signore?
Cliente: -Sì, dire al manichino che è in vetrina che io lo amo.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni giorno il feticista gli faceva i complimenti, ma il manichino rimaneva in silenzio. Disperato, infranse la vetrina, prese un pezzo di vetro e si tagliò i polsi.
(Fabrizio Caramagna)

Quante volte il diavolo è stato sorpreso con il naso infilato nella vetrina del paradiso.
(Fabrizio Caramagna)

Qualcuno sa quante calorie si consumano se si guarda la vetrina di una pasticceria senza entrare dentro?
(Fabrizio Caramagna)

Nella vetrina di un negozio c’è scritto “tra le difficoltà c’è l’opportunità”, non so cosa venderanno, spero non siano consigli.
(Fabrizio Caramagna)

Non sono un abile commerciante. Mi vendo piuttosto male, come quel tappezziere che mette nella vetrina del negozio quelle sedie e quei divani mezzi rotti e abbandonati per sempre.
(Fabrizio Caramagna)

Quel cappello non aveva nessuna testa da coprire, era solo lì a guardare la vita che passava dalla vetrina in attesa che qualcuno, prima o poi, lo notasse.
A noi succede la stessa cosa.
(Fabrizio Caramagna)

La vecchiaia ha molto a che fare con il guardare la vetrina di un negozio senza la minima possibilità di comprare qualcosa.
(Fabrizio Caramagna)

La televisione è un’affascinante vetrina per apprezzare le conquiste raggiunte dalla stupidità umana sul pianeta Terra.
(Fabrizio Caramagna)

Una vecchia coppia cammina per strada, ma l’occhio del marito pende verso sinistra dove c’è una bella fanciulla e l’occhio della moglie pende verso destra dove ci sono le vetrine dei negozi. Se vivessero in un solo corpo come due siamesi, avrebbero uno sguardo strabico. Come molte altre coppie, del resto.
(Fabrizio Caramagna)

A volte mi sento come vetrina senza articoli, una finestra senza luce, una candela senz’aria, una vita senza motivo.
(Fabrizio Caramagna)

La vetrina dell’insoddisfazione è perennemente in allestimento.
(Fabrizio Caramagna)

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