La parola “osceno” deriva dal teatro greco e significa ciò che accade “fuori scena”, come la morte o il sesso.
Frasi e aforismi sull’oscenità e l’osceno, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla decenza e l’indecenza, Frasi e aforismi sul proibito, Frasi e aforismi sulla spudoratezza e Frasi e aforismi sulla vergogna.
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Frasi e aforismi sull’oscenità e l’osceno
Non sempre l’osceno è così immorale, né il pudico così appropriato.
(Fabrizio Caramagna)
L’oscenità è un’uscire fuori dal recinto della purezza.
(Fabrizio Caramagna)
Non esiste un amore puro.
Ogni amore ha il suo grado di oscenità.
(Fabrizio Caramagna)
Qual è la cosa più oscena che hai fatto in vita tua?
Non smettere mai di credere nell’amore.
(Fabrizio Caramagna)
Lei aveva la mente indecente, le labbra impudenti e il cuore osceno.
(Fabrizio Caramagna)
La discrezione esterna e l’oscenità interna.
(Fabrizio Caramagna)
La sua bocca era tanto oscena come la mia immaginazione.
(Fabrizio Caramagna)
Amo l’impudenza, l’oscenità e la spudoratezza dei tuoi pensieri.
(Fabrizio Caramagna)
L’oscenità delle tue mani che si fanno parole d’amore.
(Fabrizio Caramagna)
Trovo incredibile, invidiabile, osceno, pericoloso e sorprendente che si possa vedere tutto l’infinito in un solo sguardo.
(Fabrizio Caramagna)
Il mio non è un interesse osceno e indecente, sto solo cercando di mappare il tuo corpo. Ci sono baie remote, boschetti e strade che non ho visto su nessuna mappa.
(Fabrizio Caramagna)
Oscenità non è andare senza vestiti, è andare senza sentimenti.
(Fabrizio Caramagna)
Non si accontentano più di essere vergognosamente bugiardi. Adesso sono anche oscenamente “negazionisti”.
(Fabrizio Caramagna)
La demagogia, la ruffianeria, il colpo di scena, l’esagerazione, l’assurdo: l’oscenità ci sta sfuggendo di mano.
(Fabrizio Caramagna)
C’è gente che non è soddisfatta se non fa qualcosa di osceno.
(Fabrizio Caramagna)
E anche oggi le parole del giorno sono: imbarazzo, vergogna, umiliazione, disonore, oltraggio, oscenità, indecenza, scandalo.
(Fabrizio Caramagna)
Si recita a braccio a Influhollywood, si improvvisano oscenità e banalità e le donne si trasformano in sboccate caricature di se stesse.
(Fabrizio Caramagna)
Lei disse: “Il rossetto rosso va con tutto: vestiti, scarpe, inverno, estate. Con il vino e la birra, quando sei felice o quando sei triste, con gli abiti leggeri o i pizzi neri, con la purezza e l’oscenità, quando dici ‘Ti amo” o urli ‘Ti odio'”.
(Fabrizio Caramagna)
L’oscenità di alzarsi presto, abbandonare l’iniqua immobilità del materasso, ripetere miserie e fallimenti, ricominciare un altro giorno.
(Fabrizio Caramagna)
L’oscenità di sentirsi bene senza nessun motivo.
(Fabrizio Caramagna)
I pettegolezzi sulla morte di una persona, che oscenità.
(Fabrizio Caramagna)
La ricerca sfrenata del consenso può diventare una terribile oscenità.
(Fabrizio Caramagna)
Il palcOscenico è diventato sempre più osceno.
(Fabrizio Caramagna)
L’oscenità di certi privilegi.
(Fabrizio Caramagna)
L’oscenità di coprire le proprie miserie mostrando quelle degli altri.
(Fabrizio Caramagna)
Sostituire, che parola oscena.
(Fabrizio Caramagna)
Quelli di noi che non possono entrare, considerano osceno il tuo desiderio di trovere una via d’uscita.
(Fabrizio Caramagna)
Lui disse: “Non conosco niente di più osceno della felicità di un ricco su uno yacht di 50 metri”.
(Fabrizio Caramagna)
Che cosa c’è?
C’è tutta questa speranza oscenamente aperta come una ferita e tu che continui a metterci le dita…
(Fabrizio Caramagna)
Un giorno come oggi, 100 anni fa, veniva pubblicato l’Ulisse di Joyce. Poco dopo i censori, che difficilmente avrebbero letto le sue 270.000 parole, lo etichettarono come osceno.
(Fabrizio Caramagna)
Mi piacciono le edizioni di solo cento copie dove la letteratura si rifugia dall’oscenità del mercato.
(Fabrizio Caramagna)
La morte è sempre oscena. Come tutto ciò che accade dietro le scene. A volte ne senti il suono, come una tempesta che si prepara. Altre volte è il silenzio ad annunciare la sua presenza.
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 12 frasi preferite sull’oscenità, di autori celebri e famosi
A me piace l’oscenità; mi annoia invece la volgarità, che è cattivo gusto e basta. L’osceno è “il” sublime.
(Moana Pozzi)
Non è la pornografia a essere oscena, è la fame che è oscena.
(Josè Saramago)
La Storia, si capisce, è tutta un’oscenità fin dal principio, però anni osceni come questi non c’erano mai stati.
(Elsa Morante, La Storia)
Si possono trovare delle oscenità in tutti i libri salvo che nell’elenco telefonico.
(George Bernard Shaw)
La Bibbia è molto interessante. Contiene nobili poesie, favole argute, storie sanguinose, buoni principi morali, una miniera di oscenità e più di un migliaio di menzogne.
(Mark Twain)
Nel nudo, tutto ciò che non è bello è osceno.
(Robert Bresson)
L’oscenità è una questione di gusti ed è negli occhi di chi guarda.
(Christopher Hitchens)
Tutti dicono che il sesso è osceno. L’unica vera oscenità è la guerra.
(Henry Miller)
Un po’ di oscenità aiuta a vincere la depressione. Certe risate, provocate da vecchie storie che le donne si raccontano, rimescolano la libido, riattizzano il fuoco dell’interesse alla vita.
(Clarissa Pinkola Estés)
Capita talvolta d’assistere – e magari prendendovi parte – al più osceno spettacolo del mondo: la solitudine.
(Stefano Lanuzza)
L’erotismo richiede un’oscenità sublimata… Un’oscenità poetica.
(Boris Vian)
L’oscenità dell’amore e l’oscenità della morte. In ambedue i casi i corpi non hanno più niente da nascondere.
(Jean Genet)