Frasi e aforismi sulla lontananza e la distanza

Frasi e aforismi sulla lontananza e la distanza, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati si veda Che cos’è l’amore – Frasi e aforismi, Frasi e aforismi sugli abbracci, Mi manchi – Frasi e aforismi sulla mancanza e Ti voglio Bene – Frasi e aforismi.

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Frasi e aforismi sulla lontananza e la distanza

Nessuno ti pensa come ti penso io.
Io che ti immagino anche se non ti chiamo.
Io che, anche se sto lontano, ogni volta ti incontro dentro di me.
(Fabrizio Caramagna)

Ovunque sei, anche a mille chilometri di distanza, tu mi batti dentro.
(Fabrizio Caramagna)

L’accanto può accadere anche da lontano.
(Fabrizio Caramagna)

La distanza ha a che fare con una questione di empatia, rispetto e amore, più che di chilometri e geografia.
(Fabrizio Caramagna)

Hai presente quando le ombre si incontrano anche se i corpi cui appartengono sono lontani? A volte succede.
(Fabrizio Caramagna)

Le cose che si sentono anche se sei lontano.
Le campane della chiesa. Il fischio del treno. Le ambulanze. Un cane che abbaia. Gli aeroplani. Gli altoparlanti dei venditori di frutta. I tuoni. Le persone che ti mancano.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un cielo che potrei sedermi qui e raccontartelo. E dirti quanti colori gli mancano quando non ci sei.
(Fabrizio Caramagna)

Inizia sempre tutto così, con uno sconosciuto che ti scrive cose bellissime e occhi che sanno guardarti e tu che non ti scansi. Anche se si è lontani, arrivarsi è un attimo.
(Fabrizio Caramagna)

E quando ti allontani posso sentire come il cuscino si faccia pietra, come il silenzio si ingarbugli, come il disastro prenda forma nel buio.
(Fabrizio Caramagna)

Non è tanto il tuo allontanarti che mi fa paura, quanto il mio non sapere più come raggiungerti.
(Fabrizio Caramagna)

Le distanze più grandi le crei nel passo che stavi per fare e non hai fatto.
(Fabrizio Caramagna)

Le cose più lontane da noi non sono le stelle, ma gli occhi di chi pensa ad altro.
(Fabrizio Caramagna)

Morirò di tutte le distanze che non sono chilometri, ma parole inascoltate, sogni non condivisi, battiti perduti.
(Fabrizio Caramagna)

Tu che continui a scappare.
Ci pensi mai ad una stanza, un letto, due corpi, e nessuna distanza?
(Fabrizio Caramagna)

Il tuo viso lontano e un “vorrei” rimasto tra gola e labbra, a un passo dalla felicità.
(Fabrizio Caramagna)

Nella distanza che separa me e te, tu lo conti l’infinito?
(Fabrizio Caramagna)

A volte le distanze si prendono te e io provo gelosia per il loro starti addosso.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni coppia di amanti fonda sul concetto di distanza la propria teoria della relatività.
(Fabrizio Caramagna)

E’ negli amori a distanza che si percepisce di più la sensazione dell’inizio e della fine.
Ogni volta che due persone lontane si rivedono, sentono infatti la magia di qualcosa che ricomincia e la paura di qualcosa che potrebbe finire.
(Fabrizio Caramagna)

Se distanza ti farai,
io sarò strada per i tuoi passi,
bussola che ti orienta,
porta che ti accoglie,
Sarò sempre ad aspettarti.
(Fabrizio Caramagna)

La distanza che non cancella i brividi, che continua a illuminare gli occhi, a rincorrere il domani, ad accendere sorrisi. A tenerci insieme.
(Fabrizio Caramagna)

Distare chilometri,
ma stare a due passi dai nostri brividi.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un lontano che, per quanto tu non voglia, ti stringe dentro più della vicinanza.
(Fabrizio Caramagna)

La lenta, estenuante, sensualità del toccarsi i pensieri a distanza.
(Fabrizio Caramagna)

È che mi sai abbracciare anche a chilometri di distanza.
E no, non è da tutti.
(Fabrizio Caramagna)

Dove sei? Ho freddo, potresti allungarmi le braccia di un migliaio di chilometri?
(Fabrizio Caramagna)

Misuro la distanza da te non in chilometri, ma in gradi del termometro che calcolano il freddo che sento quando sei lontana.
(Fabrizio Caramagna)

Stanotte guardo il passato come fosse un amico lontano che è venuto a trovarmi, e insieme abbiamo gli occhi lucidi e e ci sdraiamo vicini e respiriamo le cose che potevano essere e non sono state.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore è quella cosa che tu sei da una parte e lei dall’altra eppure vi sovrapponete così perfettamente che siete uno e non due. Uno come i piedi, gli occhi, le mani, come i tempi del battito e le forme del respiro. E chi guarda da una parte e poi dall’altra, cercando il due e non l’uno, resta stupito, perché anche lontani il vostro spazio e la vostra anima non si possono dividere con niente.
(Fabrizio Caramagna)

Lontano da te anche il cielo più nitido è un po’ sporco, e l’erba più morbida un poco punge e graffia, e ogni cosa sembra fuori dalla sua aurea misura.
(Fabrizio Caramagna)

Lontano da te, il pugnale nell’anima delle distanze, il vuoto di un cellulare che guardo come un cordone ombelicale inutile.
(Fabrizio Caramagna)

Possiamo non vederci per giorni o settimane, ma quando siamo insieme lasciamo una sola ombra sul muro.
(Fabrizio Caramagna)

Non ho paura del tuo silenzio e neppure della tua lontananza, sono convinto che ciò che accade una volta nel cuore continuerà ad accadere per sempre.
(Fabrizio Caramagna)

Chi non sa baciare anche da una distanza continentale, non sa amare.
(Fabrizio Caramagna)

L’amicizia: due corde intonate che vibrano insieme anche se sono lontane. E se una di loro è toccata, vibra anche l’altra della stessa musica.
(Fabrizio Caramagna)

Stasera non sei qui.
Ma se faccio come i bambini
e mi alzo sulle punte e guardo oltre la finestra,
sei meno lontano da me.
(Fabrizio Caramagna)

Ci si allontana per capirsi.
Ci si avvicina per riscoprirsi.
(Fabrizio Caramagna)

Morirò di tutte le distanze che non sono chilometri, ma parole inascoltate, sogni non condivisi, battiti perduti.
(Fabrizio Caramagna)

Sei andata così lontana quel giorno che mi è stato impossibile raggiungerti. E ti avevo al mio fianco.
(Fabrizio Caramagna)

E se ci allontanassimo fino a perderci, tu ed io? No, non da noi. Ma da tutte le paure e i dubbi e gli ostacoli e le stanze chiuse.
(Fabrizio Caramagna)

Tu che prendi le distanze e le porti altrove, e poi ti avvicini a un centimetro dalla mie labbra.
(Fabrizio Caramagna)

Quel momento della sera in cui le distanze si arrendono e ogni cosa perde nome, peso, confine.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un appartenersi che va oltre la realtà. E c’è una lontananza che è soltanto un errore riparabile.
(Fabrizio Caramagna)

Il limite più grande, queste mie braccia. Incapaci di sfidare lo spazio e la distanza.
Inermi, lungo i fianchi, non riescono a raggiungerti.
Sanno solo sognare la tua pelle.
(Fabrizio Caramagna)

Io e te, nella stessa pagina ma in biblioteche differenti.
(Fabrizio Caramagna)

A differenza dei corpi, le parole non conoscono distanze. Non sanno nulla dei chilometri. Di autostrade e linee ferroviarie. Di tragitti e scorciatoie. Le parole non viaggiano per arrivare. Arrivano senza neanche essere partite. E’ il loro compito.
(Fabrizio Caramagna)

Ciao estate che lentamente scivoli via da settembre; mi ricordi chi, allontanandosi di schiena, sorride ancora.
(Fabrizio Caramagna)

Distanziarsi così da tanto da se stessi al punto da familiarizzare con il proprio nome come se fosse la prima volta che lo sentiamo.
(Fabrizio Caramagna)

Se esiste l’antimateria, dovrà esistere anche “l’antispazio”, una particella che annulla la distanza tra due punti, avvicinandoli.
(Fabrizi Caramagna)

Dio li fa, li mette a 1000 km di distanza e poi li accoppia su un un sito di incontri.
(Fabrizio Caramagna)

La tecnologia ci offre l’opportunità di accorciare le distanze, col rischio però di non riuscire più a mettere fuoco chi c’è dall’altra parte.
(Fabrizio Caramagna)

Perché una relazione funzioni non bastano i sentimenti. Bisogna trovare la giusta distanza. Quella distanza esatta, millimetrica tra una persona e l’altra. Per alcune coppie è chilometri, per altre è centimetri.
(Fabrizio Caramagna)

Per colmare alcune distanze servirebbero viaggi. Nel tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Dei cuori infranti sono rimasti solo residui di perché. E distanze che niente riesce ad annullare.
(Fabrizio Caramagna)

Non è che non credo nelle relazioni a distanza, è che non sai mai veramente quanti siano
(Fabrizio Caramagna)

È incredibile quanto la lontananza dal mare mi sappia di esilio, di parole non dette, di finestre vuote…
(Fabrizio Caramagna)

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