Frasi e aforismi sul perdono

Frasi e aforismi sul perdono e il perdonare, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’empatia, Frasi e aforismi sull’umiltà, Frasi e aforismi sul chiedere scusa e Frasi e aforismi sulla vendetta.

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Frasi e aforismi sul perdono

Dire ciò che sentiamo, alleggerisce.
Perdonare, conforta.
(Fabrizio Caramagna)

Nel perdono finto ci può essere calcolo, poca memoria e il desiderio di sembrare buono.
Nel perdono vero c’è comprensione, coraggio, amore e la voglia di aprire un nuovo capitolo.
(Fabrizio Caramagna)

Amare è costruire. Perdonare è ricostruire.
(Fabrizio Caramagna)

Perdonare è diventare amici dei ricordi.
(Fabrizio Caramagna)

Il perdono è una specie di dono.
E se lo pretendi, è solo arroganza e ulteriore violenza.
(Fabrizio Caramagna)

Il perdono è una strada e non un sentiero che a un certo punto si interrompe. E viene scelto, non estorto. E ha sentimenti di compassione ed empatia, non di condiscendenza
(Fabrizio Caramagna)

Giustizia e perdono sono spesso inconciliabili. Bisogna scegliere.
(Fabrizio Caramagna

Il perdono è un regalo che si riceve una volta sola. Non si può pretenderlo due volte.
(Fabrizio Caramagna)

La forma di perdono più comune è l’oblio.
Ma il vero perdono esige il ricordo.
(Fabrizio Caramagna)

Perdonare vuol dire non scordare mai quello che ci è stato fatto. Altrimenti, si fa torto al nostro gesto finale.
(Fabrizio Caramagna)

Nell’errore c’è l’uomo. Nel perdono, c’è Dio.
(Fabrizio Caramagna)

Noi possediamo la persona a cui perdoniamo, mentre invece veniamo posseduti dalla vendetta.
(Fabrizio Caramagna)

Ascoltare, essere attenti, consolare, perdonare, accompagnare, abbracciare, aiutare sono verbi che a volte dimentichiamo. Bisognerebbe scriverli su una parete accanto alla porta di casa, e leggerli ogni volta che usciamo nel mondo.
(Fabrizio Caramagna)

La forza dell’essere umano non è nel pugno che sferra, ma nella rabbia che trattiene e che converte in comprensione e perdono.
(Fabrizio Caramagna)

Nessuno trasforma più l’acqua in vino, ma c’è ancora chi trasforma la tristezza in gioia e il risentimento in perdono.
(Fabrizio Caramagna)

L’amicizia accetta. L’amore perdona.
(Fabrizio Caramagna)

Se bisogna di nuovo ricostruire la casa dell’Amore che avevi per me, il perdono sembra più accogliente del rancore.
(Fabrizio Caramagna)

Quel miracolo lì, di incontrarsi per doversi dire addio e rifugiarsi in parole che sanno di perdono e di nuovi inizi.
(Fabrizio Caramagna)

La rabbia si consuma. Il risentimento e il rancore si consumano.
Diciamo che si “consumano” quando in realtà non fanno altro che raggiungere, attraverso gli effetti misteriosi del tempo, un’insondabile comprensione e un perdono segreto.
(Fabrizio Caramagna)

La cosa più difficile nel perdonare un altro è togliersi quella puzza di disgusto che ci avvolge.
(Fabrizio Caramagna)

E’ facile perdonare le infedeltà. E’ più difficile perdonare gli infedeli.
(Fabrizio Caramagna)

Non solo perdonare, ma il fare del bene a chi ti ha fatto del male: la più formidabile e duratura gomma per cancellare.
(Fabrizio Caramagna)

Perdonare i miei nemici? Ho già abbastanza lavoro nel perdonare i miei amici.
(Fabrizio Caramagna

In alcuni casi il perdono ci mette una croce sopra. Ma non cancella la croce.
(Fabrizio Caramagna)

L’orgoglio non riesce a perdonarsi quello che gli si perdona.
(Fabrizio Caramagna)

E’ difficile perdonarsi la debolezza di essersi lasciati ingannare.
(Fabrizio Caramagna)

Quelle giornate che è sera e non ti perdoni niente, ma poi decidi di uscire e la leggerezza ti porta a spasso per farti sorridere.
(Fabrizio Caramagna)

Di notte ci si perdona più facilmente. Si è troppo stanchi della propria intransigenza.
(Fabrizio Caramagna)

Chissà se un giorno verremo perdonati per tutto quello che non siamo mai stati.
(Fabrizio Caramagna)

Ti perdono cose che perdonerei soltanto a me. Se fossi te.
(Fabrizio Caramagna)

E’ difficile perdonare un Dio che perdona l’imperdonabile.
(Fabrizio Caramagna)

C’è chi perdona per magnanimità, chi per interesse e chi per pubblicizzare il proprio perdono.
(Fabrizio Caramagna)

Non si perdona veramente che l’imperdonabile.
(Fabrizio Caramagna)

C’è chi perdona l’offesa e chi usa il perdono per offendere.
(Fabrizio Caramagna)

Perdonare i nemici può anche essere un atto di raffinata malvagità.
(Fabrizio Caramagna)

La clemenza e il perdono non sono altro che dimostrazioni tangibili di quanto possa essere terribile e mostruoso far applicare sempre e comunque la giustizia.
(Fabrizio Caramagna)

Purtroppo perdonare ai vivi non è tanto facile come perdonare ai morti.
(Fabrizio Caramagna)

Perdonate quei fiori che non si girano verso la luce del sole.
Hanno visto qualcosa nell’invisibile e non sono più gli stessi.
(Fabrizio Caramagna)

Gli occhi stanchi, la felicità che guarda da un’altra parte e destino che non ti vuole mai regalare nulla.
Sere in cui sembra impossibile perdonarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Quelle persone cui perdoni ciò che a te stesso non riesci a perdonare. E con quell’indulgenza finisci per sporcare anche te stesso.
(Fabrizio Caramagna)

Ecco come funziona la giustizia con le persone che parlano male di noi: “se mi confessi chi ha iniziato a parlare male di me, ti riduco la pena, e ti perdono pure”.
(Fabrizio Caramagna)

Perdonarsi a volte è impossibile, nonostante ci si accorga di non aver sbagliato proprio nulla.
(Fabrizio Caramagna)

Confessarsi a Dio è comodo. Uno può costruirsi un Dio e un perdono a sua misura. Può anche decidere le modalità e i tempi del perdono.
(Fabrizio Caramagna)

Nella terra dove non esiste il perdono, c’è un cumulo di terra che sa di fiori bruciati e di mani che non abbracciano più.
(Fabrizio Caramagna)

Voi non sapete quanti errori di grammatica si perdonano causa sentimenti – e ognuno pensa di essere passato sopra al peggiore.
(Fabrizio Caramagna)

Una donna perdona tutto ad un uomo.
Ma non di farla sentire seconda.
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo che dice “Ti amo” solo in due occasioni: durante l’orgasmo e quando ha qualcosa da farsi perdonare.
(Fabrizio Caramagna)

Se vi state divertendo a parlare male di me tanto quanto io mi diverto a parlare male di voi, giuro che vi perdono.
(Fabrizio Caramagna)

Per quanto cerchi di perdonare te stesso, c’è sempre un dito della tua mano che ti accusa.
(Fabrizio Caramagna)

Caro politico, puoi chiedere scusa se metti nuove tasse, ma non chiedere scusa se le pensioni sono misere, se la gente non può accendere il riscaldamento, se ci sono lavori spazzatura e se il medico specialista mi vedrà, si spera, tra quattro mesi.
Per questo non c’è perdono.
(Fabrizio Caramagna)

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