Frasi e aforismi sul finestrino

Frasi e aforismi sul finestrino, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul treno, Frasi e aforismi sull’aereo e l’aeroporto e Frasi e aforismi sulla finestra.

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Frasi e aforismi sul finestrino

Prendo una valigia leggera e salgo sul treno, carrozza meraviglia, lato finestrino, vicino all’imprevedibile.
(Fabrizio Caramagna)

Quella luce improvvisa del paesaggio – mentre guardi dal finestrino – che ti fa venire una stretta al cuore, a ricordarti che non hai nessun potere su quello che senti.
(Fabrizio Caramagna)

Il sole affilato del mattino si intrufola nei finestrini del treno e mi suggerisce nuove visioni.
(Fabrizio Caramagna)

Vorrei una stazione, il rumore dei binari, un vento improvviso, un viaggio da fare. E un finestrino da cui guardare il mondo insieme a te.
(Fabrizio Caramagna)

Tu esisti nei luoghi più impensati come il giallo di un fiore intravisto per un attimo, dal finestrino del treno, in un prato di di dicembre.
(Fabrizio Caramagna)

Quel posto vuoto lato finestrino.
L’ho vissuto intensamente chiudendo gli occhi e pensando che tu fossi seduta lì.
Ora che ti immaginato per tutto il viaggio come se fossi vera, puoi anche non accadere.
(Fabrizio Caramagna)

In treno: sognare dal finestrino
e a ogni stazione lasciare salire nuovi pensieri.
(Fabrizio Caramagna)

“Vuoi scegliere il posto vicino al finestrino o lato passeggeri?” ma che domande fa la compagnia di treni! Io voglio un superbo finestrino con vista su una campagna inglese del settecento.
(Fabrizio Caramagna)

Come quando da bambino ero in treno e fissavo assorto il finestrino che dava sul paesaggio e a un certo punto mi urlavano: “girati, c’è il mare” e i miei occhi si illuminavano. Magari abbiamo solo bisogno di qualcuno che ci faccia girare nella giusta direzione.
(Fabrizio Caramagna)

Guardare una donna che sta guardando dal finestrino di un treno
e sentire mondi sconosciuti aprirsi in quella luce.
(Fabrizio Caramagna)

Sono ancora bambino. Quando vedo il mare dal finestrino, disegno sempre il filo netto dell’orizzonte che divide il mondo in due.
(Fabrizio Caramagna)

Il tramonto che scorre a fotogrammi sul finestrino di un treno. Come una musica che ti avvolge.
(Fabrizio Caramagna)

Guardo oltre il finestrino e penso che vorrei essere in una terrazza sul mare: io e la ragazza seduta davanti a me.
(Fabrizio Caramagna)

A volte, fuori dal finestrino, improvviso compare il brutto. Strade sporche, capannoni malmessi e rovi ostinati che crescono ovunque.
(Fabrizio Caramagna)

Dal finestrino di un aereo, le città, anche le più grandi, hanno una dimensione che sorprende per le sue piccole dimensioni: è possibile disegnarne i contorni.
(Fabrizio Caramagna)

Dal finestrino del treno, alla fermata della stazione di questa grande città, guardo i viaggiatori che corrono sulla banchina in cerca della carrozza assegnata. Ci sono tanti volti femminili. Non ne conosco nessuna eppure alcune di loro mi sorprendono, mi incuriosiscono, mi affascinano. Di alcune mi innamoro anche per un breve istante. Nello spazio veloce di uno sguardo, di un gesto, di una posa. Forse queste figure che non ho mai visto sono delle variazioni impercettibili della figura femminile che sto cercando da anni. Passano tutte sotto il mio occhio curioso. Bionde e scure, eleganti e selvagge, con la camminata leggera e disincantata o il passo deciso. E ogni volta, con il mio volto fisso sul finestrino del treno, mi chiedo quanti frammenti di donna occorrano per completare il grande puzzle della donna che io cerco? Forse migliaia.
(Fabrizio Caramagna)

Nella fantasia i desideri si rincorrono come vagoni. Dai tanti finestrini, si sporgono le possibilità.
(Fabrizio Caramagna)

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