Frasi e aforismi sul ragno

Frasi e aforismi sul ragno scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla mosca, Frasi e aforismi sulla ragnatelaFrasi e aforismi sulle formiche.

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Frasi e aforismi sul ragno

Il ragno non sa se è primavera o estate: aspetta la stagione delle mosche.
(Fabrizio Caramagna)

Se non riesci a trovare qualcosa, fai in modo che qualcosa ti trovi.
E’ la filosofia del ragno.
(Fabrizio Caramagna)

I ragni pelosi che filtrano dalle fessure invisibili della casa.
Sembra che arrivino da un mondo misterioso e pauroso.
Ti guardano e scuotono ogni tua stabilità.
(Fabrizio Caramagna)

Il ragno, peloso e nero, che mi crede buddhista perché non lo uccido. Quando invece sono solo superstizioso.
(Fabrizio Caramagna)

Il ragno è un tavolo rotondo le cui gambe si muovono da sole.
(Fabrizio Caramagna)

Poche cose scatenano il terrore come “Hai un ragno sulla spalla”.
(Fabrizio Caramagna)

– Dimmi qualcosa che mi fa impazzire
– Non muoverti, hai un ragno in testa
(Fabrizio Caramagna)

Dimmi che non sei come un ragno
che, mosso da pietà, avvolge la falena nella tela, per tenerla al caldo.
Dimmi che mi ami ancora.
(Fabrizio Caramagna)

Il sole al tramonto illumina una ragnatela che impreziosisce la trama del cancello. Lo chiudo piano e ascolto il silenzio. A quest’ora anche il ragno, da qualche parte, si sta godendo il fresco della sera.
(Fabrizio Caramagna)

Com’è paziente, quel ragno, vedi? Come s’aggrappa fiducioso all’invisibile.
(Fabrizio Caramagna)

Le dissi: “Lo so chi sei, sei un piccolo ragno con il corpo ramificato di tatuaggi e vuoi abbracciarmi nella tua splendida ragnatela”.
(Fabrizio Caramagna)

Quel ragno, stanco di dondolarsi sul filo sottile della sua ragnatela, avrebbe voluto fare il trapezista in un circo. Ma nessun altro ragno gli dava retta. Seguivano tutti gli schemi della natura e pensavano solo a tessere ragnatale e catturare le mosche.
E’ così difficile essere unici in un mondo di copie.
(Fabrizio Caramagna)

Per fortuna gli insetti non hanno le corde vocali. Immagina i lamenti, le urla strazianti, il rantolo della mosca che non cessa fino a quando il ragno non l’ha completamente immobilizzata con il suo veleno.
(Fabrizio Caramagna)

Lei disse: “Né leoni né draghi, se per me caccia i topi e i ragni, quello è l’uomo perfetto per me”.
(Fabrizio Caramagna)

Nei bar, nei ristoranti, nei luoghi pubblici quelli che scelgono i posti defilati, gli angolini, le nicchie, forse in un’altra vita sono stati dei ragni.
(Fabrizio Caramagna)

I ragni fanno paura perché non parlano. Se si permettessero di dire qualcosa di stupido di tanto in tanto, le persone potrebbero essere più socievoli con loro.
(Fabrizio Caramagna)

Durante un congresso di geometria, venne scritto sulla lavagna un problema che nessuno scienziato era stato in grado di risolvere. La sera arrivò un ragno nella sala vuota e ci mise 5 minuti a trovare la soluzione. “Mah, ne ho trovati di più difficili mentre stendevo la ragnatela” disse il ragno, prima di andarsene.
(Fabrizio Caramagna)

Nell’intricata tela delle mie paure e della mie forze, è difficile capire chi recita la parte del ragno e chi quello della mosca.
(Fabrizio Caramagna)

Le mosche più stupide e ignoranti votano sempre il partito dei ragni.
(Fabrizio Caramagna)

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