Frasi e aforismi sul drago

Frasi e aforismi sul drago, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla Fenice, Frasi e aforismi sul castello e Frasi e aforismi sui tatuaggi.

**

Frasi e aforismi sul drago

L’apertura alare della rondine è superata da quella del gabbiano. Quella del gabbiano dall’aquila. Quella dell’aquila dalla fenice. Ma l’apertura alare più grande è quella del drago.
(Fabrizio Caramagna)

Ho sognato che la forza viene fabbricata ogni notte da un drago che canta.
(Fabrizio Caramagna)

Quando si guarda la finestra non si mai che cosa potrebbe esserci là fuori nella notte. Forse lo sfolgorio delle stelle, forse un drago, forse un urlo d’amore, forse la grazia di un angelo, forse un assassino che scappa nel buio. E’ tutto là fuori, per chi vuole guardare.
(Fabrizio Caramagna)

Dovremmo tutti avere qualcuno con cui parlare di musica, universi paralleli, castelli e draghi e tutto ciò che ci viene in mente, e poi guardarci negli occhi e capirci.
(Fabrizio Caramagna)

Il drago è l’armonia degli opposti.
I draghi vivono dentro e fuori le fiabe, sono in bilico tra il bianco della pagina e il nero del mistero, a volte ti spaventano con le loro fiamme, a volte invece vengono a salvarti quando nel tuo castello tutto è perduto.
(Fabrizio Caramagna)

Tutta la letteratura è letteratura fantastica, solo che a volte i draghi, i maghi e le streghe se stanno pigri in fondo ai capitoli del libro a guardare i protagonisti e non intervengono.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni tanto i draghi sognano di non avere più il fuoco. Si svegliano congelati, bruciano qualcosa intorno a loro. Sorridono e tornano a dormire.
(Fabrizio Caramagna)

Lei aveva un viso da principessa ma a seconda delle circostanze era più una strega o un drago.
(Fabrizio Caramagna)

Lei mi disse: “Da bambina volevo essere la principessa, ma mi hanno cresciuta per diventare il drago”.
(Fabrizio Caramagna)

Io canto la mia canzone solo a quelli che vengono a danzare con me nella sala di un castello antico, dove la luna balla con i papaveri selvaggi e le principesse con i draghi.
Dove ogni cosa trema per la bellezza e l’incanto.
(Fabrizio Caramagna)

Il drago del mio castello è color indaco.
(Fabrizio Caramagna)

Il drago, tornato di nuovo a volare, le dedicò centinaia di magnifici falò.
(Fabrizio Caramagna)

Vivi in un castello sbarrato, con il fuoco costantemente acceso e gli arcieri pronti.
Però il tuo drago ha occhi buoni e invita a entrare.
(Fabrizio Caramagna)

Il draghetto sputafuoco della regina si allenava sputando scintille e lapilli nel grande camino del castello.
(Fabrizio Caramagna)

Quando si schiuderanno le mie uova di drago, vi pentirete di tutti i soprusi che mi avete fatto.
(Fabrizio Caramagna)

“Ho intrecciato le fiamme più belle e ho fatto un vestito di fuoco per te” disse il drago alla Fenice.
(Fabrizio Caramagna)

Scrivo per crearmi una corazza, perché dietro di me sento da sempre l’alito del drago.
(Fabrizio Caramagna)

La principessa prese la spada del cavaliere ferito e fissò il drago.
E la bestia, per la prima volta, seppe cosa era l’autentica paura.
(Fabrizio Caramagna)

Grazie al loro perfetto mimetismo, i draghi vengono scambiati per delle nuvole in cielo e di conseguenza possono vivere in pace senza essere inseguiti da cavalieri e paladini. Solo un bambino ogni tanto si accorge di che cosa si nasconde dietro quelle nuvole, ma si sa, gli adulti non ascoltano più i bambini.
(Fabrizio Caramagna)

Sono sempre stato strano e diverso rispetto ai miei parenti. Nel mio albero genealogico devo essere la casetta dei pipistrelli invasa da un drago sputafuoco.
(Fabrizio Caramagna)

“Ti ucciderò con la spada, però prima accendimi la sigaretta” disse il cavaliere al dragone.
(Fabrizio Caramagna)

Chi resta in città nei mesi più caldi si trova a sopportare l’asfalto rovente che sputa calore a profusione. Devi esserci un drago sotto l’asfalto estivo.
(Fabrizio Caramagna)

Perché dare soldi ai poeti come ricompensa?
Nel mio premio il vincitore avrà un raro cespuglio di biancospino e un’orbita completa sulla groppa del drago intorno al pianeta Giove.
(Fabrizio Caramagna)

C’era una volta un principe obeso, un buffone depresso, un’orrenda principessa e un drago con problemi di gastrite. Lo scrittore propose la favola all’editore, che la buttò nel cestino. E nessune seppe come finì quella favola.
(Fabrizio Caramagna)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *