Frasi e aforismi sui tatuaggi

Frasi e aforismi sui tatuaggi, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’arte, Frasi e aforismi sul disegno e Frasi e aforimi sulla pelle.

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Frasi e aforismi sui tatuaggi

I tatuaggi sono i segni visibili dell’anima. Qualcosa che uno si fa incidere tra la pelle e il cielo.
(Fabrizio Caramagna)

Il tatuaggio, questo confine sottile tra l’intimo e l’esteriorità, tra il segno e il mistero.
(Fabrizio Caramagna)

I tatuaggi sono ciò che vuoi far vedere al mondo.
Le cicatrici sono ciò che il mondo ha deciso di far vedere di te.
(Fabrizio Caramagna)

Il primo tatuaggio ha un grande significato.
Il secondo lo fai per qualcosa di speciale.
Il terzo è quello che hai sempre desiderato.
Il quarto è la parte segreta di te che vuoi mostrare al mondo.
Il quinto lo fai per aggiungere qualcosa ai primi quattro.
(Fabrizio Caramagna)

Il tatuaggio è il desiderio che ci sia un senso in ogni cicatrice.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono tatuaggi che sono da tenere protetti, perché dicono troppo di noi.
(Fabrizio Caramagna)

Tutto svanisce in pochi istanti: relazioni, oggetti, interessi.
Per questo abbiamo deciso di inciderci sulla pelle, qualcosa che duri, che sia un argine a tutto questo effimero che ci circonda.
Il tatuaggio è l’ultimo aggancio con l’eternità.
(Fabrizio Caramagna)

Non perdere tempo a cercare la felicità: cerca un libro di poesie, un tatuaggio, una persona. un posto dove fare l’amore, un campo di lavanda, un tramonto.
(Fabrizio Caramagna)

Aveva più tatuaggi che vestiti e qualche vistosa ferita. Come non amarla?
(Fabrizio Caramagna)

Siamo tutti feticisti di qualcosa, la differenza è che pochi lo riconoscono. Lentiggini, tatuaggi e piercing mi fanno impazzire.
(Fabrizio Caramagna)

Resterei a vivere nella curva della tua schiena, nel turbinio delle tue lentiggini, nella bellezza dei tuoi tatuaggi.
(Fabrizio Caramagna)

Cerco un luogo con vista su tutti i tuoi tatuaggi.
(Fabrizio Caramagna)

I suoi tatuaggi sono piccoli angoli di paradiso sulla sua schiena, dove le mie mani e i miei baci hanno imparato a volare.
(Fabrizio Caramagna)

Lei mi disse: “che fai lì? Dovresti essere qui, a sfiorare i miei tatuaggi, a giocare con i miei piercing”.
(Fabrizio Caramagna)

Nella scia del tatuaggio che dall’ombelico porta fino giù, è lì che mi sono perso.
(Fabrizio Caramagna)

Vorrei contare i tuoi tatuaggi, i tuoi nei e tutti i tuoi piccoli segreti.
(Fabrizio Caramagna)

La notte è quello che è successo mentre guardavo i tuoi tatuaggi e percorrevo la schiena con la punta delle dita
(Fabrizio Caramagna)

lo so chi sei, sei un piccolo ragno con il corpo ramificato di tatuaggi e vuoi abbracciarmi nella tua splendida ragnatela.
(Fabrizio Caramagna)

I tatuaggi sulla schiena di lei mi ricordavano il dorso dei libri allineati sulla mensola. Ognuno, una storia.
(Fabrizio Caramagna)

Il serpente del suo tatuaggio era in un amabile dialogo con quello della sua spina dorsale.
(Fabrizio Caramagna)

Un tempo la moda passava di moda, ma la nudità restava intatta come al principio del mondo.
Da qualche anno anche la nudità segue la moda.
Nei tatuaggi, nei piercing, nei lifting, nei make up, la nudità non è mai uguale a se stessa.
(Fabrizio Caramagna)

Una sera arriva Nostalgia e ti sfiora la spalla. Ha mani leggere e un tatuaggio sul polso.
(Fabrizio Caramagna)

Felice. Nei sogni. Nei penso. Nei sento. Coi ricordi a ciondoloni. E il tuo odore tatuato sulla mia pelle.
(Fabrizio Caramagna)

– Ok, sei tatuato. E se poi ti stanchi dei disegni quando sei vecchio?
– Tu cancellerai i segni che la vita ti ha lasciato addosso?
(Fabrizio Caramagna)

Il maschio in palestra che, per mostrarsi un femminista rispettoso, dice cose tipo “è bellissimo questo tuo tatuaggio sul polso” quando invece vorrebbe commentare il tatuaggio sul fondoschiena.
(Fabrizio Caramagna)

Tatuarsi un ideogramma cinese che significa “Non conosco il cinese e il mio italiano è peggio”.
(Fabrizio Caramagna)

Alle mani aperte del mendicante e del profugo voltiamo le nostre spalle piene di tatuaggi con i simboli dell’infinito e del guerriero. Dovremmo tatuarci il simbolo dell’indifferenza, per essere coerenti.
(Fabrizio Caramagna)

Certe ferite sono come tatuaggi sbiaditi. Non le puoi cancellare. Le puoi solo coprire con un altro disegno.
(Fabrizio Caramagna)

Certe persone hanno deciso di non vivere più. Sono come un tatuaggio sbiadito che non hanno nessuna voglia e intenzione di ritoccare.
(Fabrizio Caramagna)

Per un figlio, nessun tatuaggio é indelebile come l’esempio dei genitori.
(Fabrizio Caramagna)

Il sopravvissuto: niente nelle mani, niente nelle tasche e un “Non smettere mai di camminare” tatuato nel cielo davanti a sé.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono persone e volti che ti si tatuano nello sguardo.
(Fabrizio Caramagna)

Vedo il tessuto di pelle come una continuazione del tatuaggio. Un paio di pantaloni di pelle nera ricoprono totalmente le gambe di disegni e lettere scure, che ognuno interpreta a modo suo.
(Fabrizio Caramagna)

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