Frasi e aforismi su domande e risposte

Frasi e aforismi su domande e risposte, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla vita, Frasi e aforismi sul dubbio e Frasi e aforismi sulla verità e la sincerità.

**

Frasi e aforismi sulle domande e le risposte

C’erano tante domande indiscrete che volevo farti. Ma a dire il vero, alla fine, tutto si riduceva a una sola domanda: qual è la cosa più bella che sarebbe potuta accadere, se tu mi avessi permesso di amarti?
(Fabrizio Caramagna)

Nella vita ci sono dei perché a cui non toglierai mai il punto di domanda.
(Fabrizio Caramagna)

Certe domande si fanno solo per sentire più fortemente il silenzio rispondere.
(Fabrizio Caramagna)

La risposta non è che una tappa nel viaggio eterno della domanda.
(Fabrizio Caramagna)

La risposta è dentro di te e ti ripete, pazientemente, che hai sbagliato domanda anche stavolta.
(Fabrizio Caramagna)

Ho risposte per le quali spero non mi facciano mai la domanda.
(Fabrizio Caramagna)

Che la domanda resti aperta: è questa, la risposta, che Dio ogni volta ci dà.
(Fabrizio Caramagna)

Proprio in questo momento, qualcuno sta usando un microscopio o un telescopio. Forse scoprirà una risposta o porrà nuove domande. Lo sta facendo anche per me.
(Fabrizio Caramagna)

A volte ci sono solo domande, che rincorrono altre domande, che se ne portano dietro altre ancora. E le risposte? Loro giocano a nascondino.
(Fabrizio Caramagna)

A pensare troppo crei un problema dove non c’era, ti fai domande che non hanno risposte e trovi risposte a domande che non avevi fatto.
(Fabrizio Caramagna)

La domanda è una sola. Le risposte sono tante, risposte a caso, assurde, semplificatrici, pronte, come soldati mandati al massacro.
(Fabrizio Caramagna)

Anche quando si dà una risposta, la domanda resta nell’aria, nella bocca, nelle vene.
(Fabrizio Caramagna)

Certe notti rispondono a domande che non abbiamo mai fatto.
Altre notti ci fanno domande a cui non sappiamo rispondere.
(Fabrizio Caramagna)

Nel progresso non c’è progresso, ma soltanto domande sempre più grandi, sempre più capienti.
(Fabrizio Caramagna)

Il più grande problema dello studioso è l’eccesso di domande rispetto al tempo, all’energia e alla conoscenza che ha a disposizione.
(Fabrizio Caramagna)

Nelle alte sfere sembra che le persone vengano assunte per la loro capacità di non rispondere alle domande.
(Fabrizio Caramagna)

Un giorno o l’altro la risposta arriva, ma tu ricordi ancora la domanda?
(Fabrizio Caramagna)

Ogni notte il cielo stellato ci dà miliardi e miliardi di risposte, ma per alcune di esse non esistono ancora le domande.
(Fabrizio Caramagna)

La notte può essere il tesoro di chi sogna o il forziere vuoto di chi fa domande.
(Fabrizio Caramagna)

Fantasmi di “vorrei e non posso” mi appaiono di notte e mi guardano come se aspettassero da me una risposta.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore è una domanda sempre nuova, a cui la paura risponde con una risposta sempre vecchia.
(Fabrizio Caramagna)

Nella vita non si finisce mai di dare risposte mute.
(Fabrizio Caramagna)

La cosa terribile di alcune nude domande è che ammettono solo un monosillabo come risposta.
(Fabrizio Caramagna)

L’inquietudine è una lingua dove si fanno solo domande. Punti interrogativi al posto delle virgole.
(Fabrizio Caramagna)

Chiedo alla mia mente di dare risposte. Ma la mente sa fare solo domande. E’ il cuore che dà risposte.
(Fabrizio Caramagna)

L’ora dei pensieri notturni che si trasformano in risposte, delle risposte che si trasformano in pensieri.
L’ora in cui capisci alcune domande del giorno.
(Fabrizio Caramagna)

“Tu cosa faresti?”. Ecco: questa è una domanda che non puoi rivolgere a chiunque. Anzi, più il tempo passa e più ti accorgi che se lo chiedi a due persone di cui ti fidi ciecamente, potresti ottenere due risposte diametralmente opposte.
(Fabrizio Caramagna)

– Lei lo sa chi sono io?
– Quello che fa domande idiote.
(Fabrizio Caramagna)

Anche la persona più semplice e trasparente ha fatto, qualche volta, ragionamenti sui minuti strategici da far passare prima di rispondere a un messaggio
(Fabrizio Caramagna)

Quando lei ti fa pensare ogni volta “ho sbagliato a rispondere così”, pure se ti ha chiesto “che ore sono”, allora sei nella fase iniziale dell’amore, quella fatta di brividi, insicurezze, incantesimi, sogni e paure.
(Fabrizio Caramagna)

Tu sei colei
che metta il calore nella mia mano,
le risposte nelle mia parole,
il cielo nei miei spazi,
l’eternità nei miei istanti.
Tu sei colei
che mette ogni cosa nel suo giusto luogo.
(Fabrizio Caramagna)

Chi prova stupore è più saggio di chi ha una risposta.
(Fabrizio Caramagna)

Se hai una giornata difficile meglio non girarsi a guardare indietro, le risposte sono tutte avanti.
(Fabrizio Caramagna)

Vieni qui stasera. Due birre, le gambe accavallate sulla luna, i capelli spettinati dal vento. Avevo domande urgenti, ma adesso giochiamo.
(Fabrizio Caramagna)

Tu inventa una risposta.
Così posso immaginare la domanda e poi sorriderti.
(Fabrizio Caramagna)

Le domande sono semplici. Da dove vieni? Dove stai andando? Che cosa stai facendo? Che cosa c’è lassù in cielo? Sono le risposte che cambiamo ogni volta. Le risposte sono come migliaia di stelle che ruotano vertiginose. A seconda del luogo e del punto di vista, una risposta si illumina più di altre.
(Fabrizio Caramagna)

Non si chiede più “Dove è Dio”, ma “Dove è l’uomo?”. Non ci sarà mai risposta se l’uomo non comprende che è la stessa domanda.
(Fabrizio Caramagna)

La domanda scomoda di un bambino precede il silenzio, ancora più scomodo, di un adulto.
(Fabrizio Caramagna)

Per l’uomo l’inferno è un mondo in cui il silenzio è proibito ed è obbligatorio rispondere a tutte le domande della propria donna.
(Fabrizio Caramagna)

La storia della religione è la storia di buone domande. La storia della teologia è la storia di cattive risposte.
(Fabrizio Caramagna)

Mi chiedo come mai le domande dei malvagi siano sempre le più interessanti.
(Fabrizio Caramagna)

I media ci costringono ad ascoltare delle domande senza mai darci la risposta.
(Fabrizio Caramagna)

Le domande sono in soprannumero rispetto al numero di risposte esistenti.
(Fabrizio Caramagna)

Non affrettiamoci a rispondere, spesso chi fa le domande se le dimentica.
(Fabrizio Caramagna)

La forma di vendetta più crudele di alcune risposte è far dimenticare la domanda.
(Fabrizio Caramagna)

Quando è che l’uomo si chiede per la prima volta che cosa è la felicità?
Quando fuori piove e tutti gli ombrelli sono aperti, e dentro di lui c’è un sole luminoso.
E allora l’uomo si fa questa domanda, e sono secoli che non smette di farsela.
Che cosa ci fa questo sole dentro di lui?
(Fabrizio Caramagna)

Passo il tempo a osservarmi, a farmi domande e mi chiedo se anche la balla di fieno nel campo lo fa o se invece rotola e basta, incurante di tutto, senza chiedersi da dove viene la sua ombra e perché il cielo è così bello quando arriva sera e che cosa si dicono le stelle quando nessuno le guarda.
(Fabrizio Caramagna)

Mamma è colei che alle prime tue domande – che cos’è il morire, che cos’è il domani – ti risponde con un sorriso luminoso, colei che ti soffia sulle palpebre e fa volare via il buio.
(Fabrizio Caramagna)

Capitano le sere così. Capitano senza che tu l’abbia voluto. E una serie di litigi non pianificati, forse nemmeno pensati, aspetta di succedere da un momento all’altro.
La pace sfuma e l’urlo delle domande che attendono risposta ricomincia.
(Fabrizio Caramagna)

Che cosa vuol sapere la gente? Se è tradita dalla moglie o dal marito, se la figlia si sposa, se il figlio troverà un buon lavoro, se la squadra di calcio del cuore vince la partita. C’è forse qualcuno che va dal cartomante per chiedere che cosa è l’universo e qual è il significato dello stare in questo mondo?
(Fabrizio Caramagna)

In politica l’arte della risposta consiste nel dimostrare l’inutilità della domanda.
(Fabrizio Caramagna)

La tua non risposta.
Silenzio plurimo aggravato da futili motivi.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono domande che quando si fanno è già troppo tardi per rispondere.
(Fabrizio Caramagna)

Quelle domande che non puoi fermare. Come certe notti buie. Come i vetri muti di alcuni giorni.
(Fabrizio Caramagna)

Chissà, forse un giorno invecchierò, e i tormenti del mio cuore si placheranno
Non sentirò più la tempesta esplodermi dentro per il troppo sognare.
Non vedrò grandi bolle colorate passare ed esplodere.
Sarò l’ombra di questo groviglio di domande che sono oggi.
E forse avrò finalmente pace
(Fabrizio Caramagna)

Ogni risposta è la sottrazione di una lettera a una frase misteriosa e lunghissima. Chissà quante sottrazioni restano ancora da fare perché la frase si semplifichi e appaia davanti a noi la rivelazione.
(Fabrizio Caramagna)

Se il buon Dio non ha creato nulla di perfettamente sferico, neppure l’uovo o la terra o l’atomo, è solo perché così possiamo passare il tempo a domandarcene senza tregua il motivo.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi mi sento vuoto. Sono un punto di domanda senza alcuna domanda a precedermi.
(Fabrizio Caramagna)

Chiami il numero verde per denunciare un disservizio e inizia un interrogatorio come se fossi il principale sospettato di un reato.
(Fabrizio Caramagna)

Tu di solito quante domande senza risposta ti porti a letto?
Io stasera, 21467.
(Fabrizio Caramagna)

Nel tempo abbiamo tante risposte a qualsiasi domanda nostra o altrui, se ci manca qualcosa è il coraggio di rispondere a quelle che bruciano di più.
(Fabrizio Caramagna)

Come si fanno sempre più piccole le risposte di fronte a quelle domande che durano una vita.
(Fabrizio Caramagna)

Il colpo di grazia di una domanda senza risposta che rimane sospesa nell’aria, mentre i due tornano alle loro occupazioni, senza guardarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *