Frasi e aforismi sull’isola

Frasi e aforismi sull’isola, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul mare, Frasi e aforismi sul promontorio e Frasi e aforismi sulla terra.

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Frasi e aforismi sull’isola

Il bello di un’isola è una volta che arrivi lì – non puoi andare oltre… sei arrivato alla fine del mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Dell’isola mi piace il momento in cui parte l’ultima nave, e non puoi più andare avanti o tornare indietro.
(Fabrizio Caramagna)

Lo splendore di certe isole che ti si incorniciano negli occhi e ti innamorano ogni volta che le vedi.
(Fabrizio Caramagna)

La cosa più bella di un’isola è il modo in cui sussurra senza parole che ti stava aspettando da tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Vivere in in un’isola è come essere all’estremità del mondo e al tempo stesso al suo centro.
(Fabrizio Caramagna)

In certe isole il profumo dell’infinito è più intenso.
(Fabrizio Caramagna)

Giornate di sole e azzurro, di risvegli e case bianche, vento e profumo.
E isole che profumano di orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)

Il conforto che mi dà un’isola nel far sembrare così veri i miei “voglio vivere altrove”.
(Fabrizio Caramagna)

Le onde lo sanno, e lo vanno a raccontare a ogni isola che incontrano.
(Fabrizio Caramagna)

Vieni in un’isola con me, che le rive ci saranno morbide per l’attracco e le insenature accoglienti.
(Fabrizio Caramagna)

Su un’isola un giorno ti senti protetto e un giorno ti senti aperto a tutte le possibilità.
(Fabrizio Caramagna)

Come un’isola che nel mare non necessita di altro. Ha già tutto in sé. Ma si sa che le isole a volte hanno nostalgia della terraferma.
(Fabrizio Caramagna)

È molto meglio imbarcarsi in mare aperto che stare in terra. Il naufragio può essere breve, le isole sono spettacolari e ci sono un sacco di giubbotti di salvataggio.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un’isola dove gli unicorni esistono.
Camminano per sentieri fatti di domande strane e piccoli pezzetti di conchiglie e ogni loro passo brilla alla luna.
(Fabrizio Caramagna)

Tutte le isole del mondo sono un’unica isola; e io sono Ferdinando Magellano, io sono Robinson Crusoe, io sono Joseph Conrad.
(Fabrizio Caramagna)

Lei era come quell’isola che nessun navigatore mette sulle mappe e di cui i marinai non parlano, ma sai che c’è e se la raggiungi puoi trovare tesori mai visti.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni tanto penso di vendere tutto e andare in un’isola lontana, a cavalcare i tramonti su di un ippocampo e poi bere un bicchiere di luna.
(Fabrizio Caramagna)

Siamo tutti capitani di una nave fantasma alla ricerca di un’isola sul fondo dell’oceano
(Fabrizio Caramagna)

Chissà se nel vasto oceano esiste un’isola dove la tristezza non è mai arrivata.
(Fabrizio Caramagna)

Aveva gli occhi increduli, di un isolano condannato a una città senza mare.
(Fabrizio Caramagna)

Trasformare l’ohibò in un oblò e poi partire verso un’isola sconosciuta.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono centinaia di isole greche in mezzo al mare. E in tutto questo è bello scoprire come ogni isola greca abbia una sua anima che la distingua nettamente dalle altre.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni scintilla si vorrebbe fuoco, ogni sospiro vento, ogni goccia mare e ogni isola continente.
A volte ci riesce, quasi sempre finisce solo per assumere le sembianze di un vano tentativo.
(Fabrizio Caramagna)

Quando c’è la bassa marea, l’isola scappa da se stessa e raggiunge il continente.
(Fabrizio Caramagna)

Sull’isola deserta, mi porto solo due domande impossibili e rum, molto rum.
(Fabrizio Caramagna)

– Che cosa porteresti su un’isola deserta?
– Tutto, tranne me.
(Fabrizio Caramagna)

Il mio corpo è sdraiato sul letto di novembre ma io sono su una spiaggia delle Fiji, con davanti il mare pacifico. A respirare la bellezza dei meridiani e dei paralleli che nei sogni ti portano dovunque.
(Fabrizio Caramagna)

La vita è un’avventura. Un giorno sbarchi su un’isola deserta e sei divorato dai cannibali, un altro giorno sbarchi sulla stessa isola e trovi un tesoro.
(Fabrizio Caramagna)

Siamo l’isola e il naufragio, siamo il pirata, siamo la scialuppa di salvataggio e siamo il tesoro nascosto.
(Fabrizio Caramagna)

La casa? È castello e isola, torre e caverna,
miracolo e quotidianità, ordine e calore,
e la voce delle cose che ci aspettano ogni giorno al nostro rientro.
(Fabrizio Caramagna)

Gli uomini d’affari sul treno, tutti seri e dediti ai loro conti. Parlano, parlano al telefono, e non si accorgono che accanto a loro c’è un’isola di luce. Non camminano mai sul ponte che conduce a quell’isola. Preferiscono fare i budget e sgridare i dipendenti. Quell’isola di luce è la loro anima e non la conosceranno mai.
(Fabrizio Caramagna)

Forse la vita è un naufragare ogni giorno in cerca dell’isola che ci aspetta.
(Fabrizio Caramagna)

Pensa se le isole che abbiamo visitato si mettessero in cammino e venissero a visitarci. Sarebbe tutto un fracasso di onde alte e di spruzzi, da non immaginare. Mica viaggiano in aereo o in traghetto come noi, le isole! Certo sarebbe meglio che non partissero di notte, sai quante barche potrebbero capovolgere, e che ci informassero per tempo così possiamo prendere le nostre precauzioni. Che la visita di un’isola in città va preparata con la giusta cura. Abituate come sono alla solitudine, potrebbero andare in confusione di fronte al traffico e alla moltitudine. E chissà cosa potrebbero pensare della nostra aria così immobile e stantia, loro che tutte le sere si fanno carezzare dal vento e dal fiato delle sirene. E i tramonti, e le albe, e gli orizzonti, e il profumo delle insenature? Secondo me dopo poche ore in città disferebbero le valigie e come sono venute, così se ne tornerebbero.
(Fabrizio Caramagna)

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