Frasi e aforismi sulle rughe

Frasi e aforismi sulle rughe, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul tempo, Frasi e aforismi sulle ferite e le cicatrici, Frasi e aforismi sullo specchio e Frasi e aforismi ul viso e il volto.

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Frasi e aforismi sulle rughe

Uno specchio, una ruga quasi impercettibile dove prima non c’era nulla, il modo educato del tempo di insegnarti il suo linguaggio segreto.
(Fabrizio Caramagna)

Più rughe sul viso significano meno rughe dentro. Tutto quello che doveva esser manifestato, ha animato quel volto. Ed ha liberato l’anima.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono giorni in cui scopri le rughe e giorni in cui le rughe scoprono te.
(Fabrizio Caramagna)

C’era una ruga in lei, diversa dalle altre, a segnare non il tempo di ciò che è stato, ma di ciò che avrebbe potuto essere.
(Fabrizio Caramagna)

Certe rughe, sono state sorrisi, altre avrebbero voluto esserlo.
(Fabrizio Caramagna)

L’inizio di vecchiaia lo riconosci in un modo preciso, te l’annuncia una ruga che resiste a tutti i filtri
(Fabrizio Caramagna)

Le rughe non sono segno di vecchiaia.
Sono sinonimo di strade percorse, di distanze colmate.
Hanno la stessa linea dell’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)

E’ soprattutto la bellezza interiore che, per essere passata attraverso dolori e delusioni, ha rughe, cicatrici, smagliature e la pelle imperfetta.
(Fabrizio Caramagna)

Non è la pelle rugosa che ti deve preoccupare. E’ il tuo cervello senza circonvoluzioni.
(Fabrizio Caramagna)

Benvenuta nuova ruga. Non posso che accoglierti come segno di una vita vissuta.
(Fabrizio Caramagna)

Il mio antirughe è il cielo sugli occhi, poi si spalma da solo sul resto del viso.
(Fabrizio Caramagna)

La malvagità ha di gran lunga più rughe della bontà.
(Fabrizio Caramagna)

Io lo vedo come le rughe si formano.
A volte cadono nella notte e lasciano una buca,
altre volte si appoggiano al viso
e con lentezza scavano delicatamente
una linea, una piega, una penombra.
Anni e giorni, mesi e settimane,
non riposano mai.
(Fabrizio Caramagna)

Sottile come un solco leggero, la nuova ruga si vede solamente in controluce.
La visito ogni giorno nella speranza di non trovarla,
la trovo con il rimpianto di averla cercata.
E mentre scorro allo specchio il mio viso, trovo altre rughe.
Sono sempre le solite,
eppure le curve, i segni sembrano più profondi.
Perché le guardo? Perché il Tempo mi fa paura?
O perché – come un illuso – cerco in esse un indizio
di quella saggezza che ancora non ho?
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo, che cicatrizza le ferite, in compenso scava le rughe.
(Fabrizio Caramagna)

Meno capelli… le borse sotto gli occhi… i denti meno bianchi… il mento più floscio… le rughe sulla fronte… la pancia più grossa… le mani raggrinzite… le sette meraviglie della vecchiaia.
(Fabrizio Caramagna)

Il mio consiglio di bellezza per eliminare istantaneamente la stanchezza dal viso è applicare una crema antirughe facendo dei piccoli cerchi direttamente sullo specchio.
(Fabrizio Caramagna)

Mi sforzo di immaginare quante rughe avrebbe il cielo, dopo milioni di anni, se ogni volta non ci fosse la notte a toglierne tutte le imperfezioni.
(Fabrizio Caramagna)

Solo pochi sentono respirare l’anima delle case. I loro invisibili profumi, i sorrisi quando arriva la luce del mattino, le loro rughe più o meno nascoste, la diffidenza o la curiosità con cui accolgono un nuovo mobile.
(Fabrizio Caramagna)

Con le facce il mare fa il contrario di quello che fa con i ciottoli. Liscia i ciottoli, rende rugose le facce.
(Fabrizio Caramagna)

Come ti sei fatto grande, disincanto.
Eri accanto a me e non ti ho visto crescere.
Hai gli occhi di chi ha visto troppe cose
e la pelle è piena di rughe e cicatrici.
(Fabrizio Caramagna)

La società rende rugosa l’anima.
La competizione, l’invidia, le chiacchiere le tolgono tutta la grazia, morbidezza e ampiezza.
Solo il viaggio la rende di nuovo lucente, giovane e vibrante.
Bastano pochi istanti di stupore di fronte a un paesaggio perché l’anima torni a essere quello che era.
(Fabrizio Caramagna)

I vecchi di vent’anni ci ingannano sulla loro età perché non hanno rughe. E proprio perché invece ne hanno, i giovani di sessant’anni possono essere confusi con dei vecchi.
(Fabrizio Caramagna)

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