Frasi e aforismi sulla goccia

Frasi e aforismi sulla goccia, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla pioggia, Frasi e aforismi sulle nuvole e Frasi e aforismi sull’acqua.

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Frasi e aforismi sulla goccia

L’infinito talvolta si specchia in una goccia per dimenticare la sua immensità quotidiana
(Fabrizio Caramagna)

Una goccia cade dal cielo allo stesso modo. Ma ascolta quanti rumori diversi fa sull’erba, sul tetto, sull’asfalto, sulle foglie.
(Fabrizio Caramagna)

Quando piove, c’è una goccia per ognuno di noi. Destinata a noi e a nessun altro. Ma è impossibile trovarla là fuori.
(Fabrizio Caramagna)

Una goccia d’acqua e i suoi cerchi concentrici. C’è tutto il suo esistere, lì.
(Fabrizio Caramagna)

Come posso dimenticarti se sei stata la prima goccia di pioggia quando stavo morendo di sete?
(Fabrizio Caramagna)

La flessibilità della goccia, la sua determinazione a colmare i vuoti, a ricominciare, a essere ciclo, fine e inizio.
(Fabrizio Caramagna)

Nulla è immutabile, nemmeno la roccia. Chiedere alla goccia.
(Fabrizio Caramagna)

Sei stata goccia d’acqua negli aquitrini melmosi o negli alvei asciutti e crepati del fiume, e hai cercato di proteggerti, difenderti, perdonarti anche per essere stata lì, ma ora è tempo di vedere il mare.
(Fabrizio Caramagna)

La fontana: un libro d’acqua che riscrive la goccia ogni momento.
(Fabrizio Caramagna)

Vieni, ti mostrerò il panico che vive in una goccia d’acqua quando sta per entrar nell’oceano.
E poi ti farò vedere come brilla felice quando è in cima a un’onda.
(Fabrizio Caramagna)

Ricordati di me quando nessuno si ricorderà di me, disse la goccia di pioggia.
Ti ricorderò sempre, disse il filo d’erba.
(Fabrizio Caramagna)

Penso che io e te ci siamo già incontrati sotto un’altra pioggia, disse una goccia all’altra.
(Fabrizio Caramagna)

Non sei mai stato bambino se non sei saltato a piedi pari dentro una pozzanghera, svegliando le fate che dormivano e facendole saltare in mille gocce di luce fino al cielo
(Fabrizio Caramagna)

All’inizio della creazione del mondo, la goccia d’acqua e il granello di sabbia, stanche di contare così poco, si insubordinarono contro Dio e crearono l’oceano e il deserto.
(Fabrizio Caramagna)

T’ascolterei come si ascolta un temporale dopo mesi di aridità, facendo attenzione a non perdere neanche una goccia di pioggia.
(Fabrizio Caramagna)

Solo una goccia di te, e io sono nell’oceano.
(Fabrizio Caramagna)

Dimmi delle fioriere, delle fontane, delle vasche, degli abbeveratoi, dei gocciolatoi. Dimmi di tutto ciò che è rifugio e canto per l’acqua.
(Fabrizio Caramagna)

L’ultima goccia nel vaso potrebbe essere la salvezza. Quella che fa saltare i limiti, quella che rovescia la prospettiva, quella che toglie peso al vaso.
(Fabrizio Caramagna)

Quando un vaso trabocca non è l’ultima goccia a straripare.
Ma tutte le altre che stavano lì a galleggiare da anni, nella noia e nello sconforto.
(Fabrizio Caramagna)

Tutti a parlare dell’ultima goccia che fa traboccare il vaso. Io penso al coraggio e alla bellezza della prima, quella che, inaspettatamente, fa scorrere qualcosa di nuovo.
(Fabrizio Caramagna)

Dio, la goccia che fa traboccare il vaso della speranza.
(Fabrizio Caramagna)

Inutile e ridicolo, come analizzare al microscopio la goccia che ha fatto traboccare il vaso, in mezzo a una tragedia.
(Fabrizio Caramagna)

La goccia di rugiada che si stava sciogliendo, mi sussurrò: non dubitare, tornerò come tempesta.
(Fabrizio Caramagna)

In campagna il silenzio non è mai silenzioso: c’è sempre un frinire di cicale, un cinguettare d’uccelli, un frullo d’ali, il ronzio di un insetto, un fruscio fulmineo nell’erba, il singhiozzo di una goccia d’acqua. Eppure non c’è silenzio più bello.
(Fabrizio Caramagna)

Giornate d’aria e di luce in cui le cose aprono segrete fessure e persino la goccia di rugiada più minuscola ha una piccola porta e ci fa entrare nel suo regno nascosto
(Fabrizio Caramagna)

E’ Autunno e piove.
Cammino sotto gli alberi del parco e gocciola come in primavera, ma con un altro rumore, un’altra densità, un altro odore, un’altra malinconia.
(Fabrizio Caramagna)

Chissà se l’asfalto guarisce mai dai brividi delle gocce di pioggia che lo sfiorano.
(Fabrizio Caramagna)

Non ho mai capito perché quando piove si crea tutto questo traffico in città. Forse ogni goccia, a contatto con l’asfalto, si trasforma in automobile.
(Fabrizio Caramagna)

Con che inesorabilità una piccola goccia di caffè si infiltra nei mille pori e labirinti di una zolletta di zucchero e la colora tutta. Allo stesso modo, l’amore si infila nelle pieghe della nostra pelle e pian piano risale il reticolato delle vene e finisce per riempire tutto il corpo senza che si possa fare nulla per fermarlo
(Fabrizio Caramagna)

C’era una volta una goccia di pioggia che si innamorò di un albero. Provava ad abbracciarlo, a unirsi a lui ma non ci riusciva. Un tempo gli alberi erano tronchi impermeabili che correvano per il mondo, senza rami e radici.
– Hai la libertà, ma se un giorno decidi di amarmi, potrai mettere radici – gli disse la goccia di pioggia.
– Che cosa sono le radici? – chiese l’albero?
– Sono la conoscenza di se stessi, l’attaccamento ai princìpi, la volontà di costruire qualcosa di duraturo.
L’albero un giorno si fermò e per amore decise di mettere radici. La goccia di pioggia potè finalmente unirsi a lui e per ringraziarlo, regalò all’albero la più bella chioma di rami mai vista.
– Queste sono le radici. Affondano in terra, ma ti permettono di toccare il cielo – disse la goccia di pioggia.
(Fabrizio Caramagna)

Un albero assetato e la terra secca. Non so come sia arrivata fin lì quella goccia di pioggia. Ma non avrebbe più voluto andarsene lasciando l’albero da solo.
(Fabrizio Caramagna)

L’ultima goccia d’acqua. Non ce ne saranno altre. Saremmo tutti lì ad assistere all’evento. Poi, solo il deserto.
(Fabrizio Caramagna)

E alla fine, quando la goccia sconfigge la roccia, non c’è più la roccia. Nella migliore delle ipotesi, un po’ di fango.
(Fabrizio Caramagna)

In tempi di siccità, la roccia vince la goccia.
(Fabrizio Caramagna)

La nostra epoca è nevrotica e alienante. Solo ogni tanto lascia cadere una goccia di felicità sopra il piatto ammaccato dei nostri desideri.
(Fabrizio Caramagna)

Persone come rubinetti aperti di acqua trasparente in un mondo di soli contagocce.
(Fabrizio Caramagna)

A volte mi sento bloccato e vedo le mia vita come una goccia d’acqua che vorrebbe cadere e non riesce.
(Fabrizio Caramagna)

L’ultimo viaggio di una goccia dal bicchiere fino a terra, seguito da degli sguardi assetati che avrebbero tradito ogni loro sogno pur di coglierla.
(Fabrizio Caramagna)

Certi tsnunami arrivano nella tua vita travestiti da minuscola goccia d’acqua.
(Fabrizio Caramagna)

Una sola goccia tra le ciglia, a mimare un pianto rimasto impigliato dentro.
(Fabrizio Caramagna)

Regalare una goccia di felicità è saziare la sete di mille giorni.
(Fabrizio Caramagna)

La storia di quel punto finale. Sembrava la fine della storia e invece fu la goccia che fece traboccare la penna per scrivere un’altra storia.
(Fabrizio Caramagna)

Essere come il mare, che incessantemente trabocca da se stesso senza mai svuotarsi di una sola goccia.
(Fabrizio Caramagna)

La goccia scava la pietra e, anche se la pietra dice di no e oppone la sua faccia più dura, che sia ardesia o alabastro o diorite, prima o poi cederà.
(Fabrizio Caramagna)

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