Frasi e aforismi sull’incanto

Frasi e aforismi sull’incanto, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla meraviglia e lo stupore, Frasi e aforismi sulla grazia e Frasi e aforismi sulla bellezza.

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Frasi e aforismi sull’incanto

– “Ma tu, precisamente, di cosa ti occupi?”
– “Di incanto”.
(Fabrizio Caramagna)

Vado, vedo e mi incanto.
(Fabrizio Caramagna)

E ci sono dei cieli che sembrano fatte apposta per farti sognare. Hanno curve morbide, linee tagliate col blu, e incanto. Tanto incanto.
(Fabrizio Caramagna)

Vuoi uscire con me?
Ho una mappa che porta fuori dal mondo, una bussola che indica tutte le meraviglie e un timone bloccato in direzione dell’incanto.
(Fabrizio Caramagna)

Di poche parole. Di tanto incanto.
(Fabrizio Caramagna)

Mettiti un incanto tutto nuovo e scendi, ti aspetto stasera per andare a fare un giro con tutti i miei stupori.
(Fabrizio Caramagna)

Porta l’urgenza di stringermi, all’incanto ci penso io.
(Fabrizio Caramagna)

L’incanto definisce la parte più luminosa del nostro stare al mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Tra noi non c’è il motivo, c’è l’incanto.
(Fabrizio Caramagna)

C’è l’affinità di pelle e di brividi.
E poi c’è l’affinità di pensiero.
Insieme sono un incanto
(Fabrizio Caramagna)

Delle partenze mi piace l’agitazione, il senso d’attesa, l’immaginazione che fantastica su mappe e atlanti, e l’anima che si incanta.
(Fabrizio Caramagna)

Non so spiegarti l’amore. So che dentro c’è molto perdono, tanta cura, colori vastissimi, un po’ di chimica, un po’ di incastro e un po’ di destino, brividi, capricci e risate e la voglia di avventurarsi insieme nelle spire incantate del tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Non so se oggi fa più bello, più incanto, o più tu.
(Fabrizio Caramagna)

Tu sei quell’intanto che vorrebbe farsi incanto.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono mattine che ti prendono per i fianchi e ti sparano all’estremità dell’orizzonte. E ogni cosa è incanto.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi sono abitato da pensieri felici. Quelli che hanno l’incanto e la leggerezza di mucchi di petali di rosa.
(Fabrizio Caramagna)

Bella questa sera che prende forma e si trasforma in incanto. Questione di sfumature. Di sorrisi che si accendono.
(Fabrizio Caramagna)

Passami la speranza e un po’ di incanto che proviamo ad aggiustare la vita.
(Fabrizio Caramagna)

C’è incanto negli occhi
quando c’è fiducia nel cuore.
(Fabrizio Caramagna)

Voglio un bacio.
Gusto erotismo, incanto e dolcezza.
(Fabrizio Caramagna)

Ti aspetto qui. La scala non è poi così alta. I respiri del tempo sono lievi. E insieme si vede un cielo diverso, più morbido, dove ci si infila l’incanto.
(Fabrizio Caramagna)

A me basta esser l’emozione che trasforma i tuoi occhi in un incanto.
(Fabrizio Caramagna)

L’inverno e le stelle che tremano per il freddo e la luce dei lampioni che traballa e le persone sole che cercano qualcosa nella tasca del cappotto e non la trovano. Cammino e sento tutto questo incanto.
(Fabrizio Caramagna)

In amore ognuno di noi ha questo incantesimo di prendere i sorrisi e gli occhi e i gesti dell’altro e, per magia, farli diventare nuovi come se nessuno li avesse mai visti prima.
(Fabrizio Caramagna)

Se l’amore è quella cosa più vicina alla magia,
allora tu sei l’incantesimo più bello che mi sia capitato.
(Fabrizio Caramagna)

Ci cerchiamo, ci parliamo, ci scontriamo, ci allontaniamo. E poi c’è un’incanto. Di quelli piccoli e nascosti. Dove ci ritroviamo ogni volta.
(Fabrizio Caramagna)

Tra gli arroganti e i prepotenti, gli ambiziosi che vanno di fretta, i furbi che aspettano al varco, ci siamo noi un po’ fragili e un po’ feriti che ci incantiamo a guardare le bolle di sapone.
(Fabrizio Caramagna)

– Io pratico yoga, e tu?
– Io pratico l’invisibile e l’incanto.
(Fabrizio Caramagna)

Ti offro l’incanto e la malinconia di un uomo
che ha guardato a lungo le stelle.
(Fabrizio Caramagna)

Caffè sa di sveglia.
Cioccolato sa di ero triste ma adesso no.
Vino sa di ebbrezza e complicità.
Pizza sa di felicità.
Incanto sa di te.
(Fabrizio Caramagna)

Qualcuno diceva di lei: ha qualcosa addosso, come una specie di incanto e infelicità.
(Fabrizio Caramagna)

C’era in lei tutto quello che un uomo avrebbe potuto desiderare.
La passione, la cura, l’incanto, la dannazione, l’infelicità, la magia di una farfalla e la libertà dei lupi.
(Fabrizio Caramagna)

Su un lato del mio viso l’incanto.
Sull’altro la disillusione.
Un bambino guarda con i miei occhi,
un uomo ferito parla con la mia bocca.
Luce e ombra, e in mezzo la mia vita.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi sei un incanto. Domani sarai il solito errore.
(Fabrizio Caramagna)

Il mio posto è tra gli spiragli di luce e ombra, tra le fessure dove si insinuano brezze ma anche tempeste, nei margini tra l’incanto e la disperazione
(Fabrizio Caramagna)

L’incanto e il disincanto sono due bambini che giocano a prendersi e lasciarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Io sono quello che ha visto l’incanto e il precipizio, ha visto l’invisibile, ha visto dentro di sè, ha visto e non sa come dirlo e se mai si potrà dire.
(Fabrizio Caramagna)

Sono i colori, quelli che sconfiggono il grigio, a tenere vivo questo mio incanto. Ogni sfumatura diventa una probabilità, fin quando i se diverranno sì.
(Fabrizio Caramagna)

Dipingere senza pubblico.
Suonare senza spettatori
Scrivere senza lettori
Amare senza aspettative.
Lì, nasce l’incanto.
Lontano dall’applauso.
(Fabrizio Caramagna)

Vi lascio alle vostre minuscole porzioni di benessere. Il mio corpo necessita dosi massicce di meraviglia, incanto e invisibile.
(Fabrizio Caramagna)

La vita è routine inevitabile, la chiave è trovare una ragione, una fuga, un piacere, uno spazio per aprirsi all’incanto.
(Fabrizio Caramagna)

Mi irrita molto quando qualcuno, di fronte a qualcosa di miracoloso e incantato, mi dice “non è poi così male”, quando invece io sto per esplodere in mille coriandoli colorati di estasi. Sono persone che invalidano e cancellano i miei sentimenti.
(Fabrizio Caramagna)

Non c’è nessuna morale nei miei aforismi.
Solo un angelo che talora arriva leggero dal fondo di un giardino
con i suoi abiti da bambino
e si mette a giocare con il tramonto, l’incanto e la paura.
(Fabrizio Caramagna)

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