Frasi e aforismi sull’infinito

Frasi e aforismi sull’infinito, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul nulla e il niente, Frasi e aforismi sull’orizzonte e Frasi e aforismi sull’eternità.

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Frasi e aforismi sull’infinito

L’infinito è lo spazio che si concede la meraviglia.
Tutto il resto ha confini, strade già fatte, finali già visti.
(Fabrizio Caramagna)

L’infinito talvolta si specchia in una goccia per dimenticare la sua immensità quotidiana.
(Fabrizio Caramagna)

L’infinito. Sempre in vantaggio di un pensiero, avanti di una galassia rispetto alla nostra immaginazione.
(Fabrizio Caramagna)

Immagina l’impensabile, moltiplicalo per l’infinito. Eccoti l’immaginabile.
(Fabrizio Caramagna)

Con l’immaginazione si può fare molto ma non tutto: ciò che succede alla fine dell’infinito continua a restare inaccessibile.
(Fabrizio Caramagna)

È per farsi immaginare che l’infinito ha inventato limiti e spazi.
(Fabrizio Caramagna)

Che maledetto vizio ha l’infinito. Ha tutto l’universo a disposizione,
e va a nascondersi dentro uno sguardo.
(Fabrizio Caramagna)

Già da prima di conoscerti guardavo l’infinito, ma non mi sembrava così grande.
(Fabrizio Caramagna)

È solo in fondo a un “Ti amo” sussurrato con tenerezza che riesci a spiare l’infinito.
(Fabrizio Caramagna)

Sedetevi uno di fronte all’altro e affrontate due infiniti.
(Fabrizio Caramagna)

Quando sono con te ci sono secondi che potrebbero durare all’infinito e non durerebbero ancora abbastanza.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono due fiori dentro il fiore. Uno è girato verso di noi, l’altro verso l’infinito.
(Fabrizio Caramagna)

In un Universo infinito, ovunque uno sia, è al centro dell’Universo.
(Fabrizio Caramagna)

Dallo zero in poi conti all’infinito.
Per fare il contrario non sai da che numero cominciare.
Basterebbe solo questo a mostrare tutta la fragilità della conoscenza umana.
(Fabrizio Caramagna)

Capita che se chiudi gli occhi vedi l’infinito.
Onde, salsedine, risacca.
E la sabbia, polvere tra le dita.
Non ha confini, la geografia del mare.
(Fabrizio Caramagna)

A volte l’infinito è un posto stretto.
Ci stanno giusto due innamorati e una luna.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore non è eterno, però si può fare in modo che sia infinito.
(Fabrizio Caramagna)

A guardarlo in due l’infinito dista la metà.
(Fabrizio Caramagna)

Del mio sorriso ricordo le tue mani che lo sfiorano lentamente. Poi, solo l’infinito.
(Fabrizio Caramagna)

Certi incontri possono essere vere e proprie scintille d’infinito.
(Fabrizio Caramagna)

Amo l’impossibile, l’intangibile, l’etereo, l’improbabile, il bello, l’ineffabile, il lontano e l’infinito.
Amo te.
(Fabrizio Caramagna)

Che, poi, io il mare lo ascolterei all’infinito. A tutto volume. Con gli occhi piantati sul soffitto del cielo. A immaginarmi la vita.
(Fabrizio Caramagna)

La spirale ipnotica di una conchiglia.
Ha la voce del mare, il silenzio dell’infinito.
(Fabrizio Caramagna)

Sembra la luna. Ma non lo è. Stasera è una perla nello scrigno del cielo che lascia filtrare la luce di un altro infinito.
(Fabrizio Caramagna)

Il buco nero dell’universo è in tutte le cose che non abbiamo saputo vedere, come in questo tramonto che mi sto perdendo e in quell’infinito che aspettava solo me.
(Fabrizio Caramagna)

Chiudo le tende e tutto quel cielo infinito. Metto una canzone a volume basso, una matita in mano, qualche idea clandestina. Ci siamo io e la malinconia stasera, e nessuna dei due ha fretta.
(Fabrizio Caramagna)

Nel corpo a corpo con l’infinito il malinconico ne esce ferito a vita.
(Fabrizio Caramagna)

L’infinito non ha bisogno di correre. Si muove lentamente, che dove deve andare ci può andare solo lui.
(Fabrizio Caramagna)

L’infinito non intende farsi disciplinare dalla limitatezza della mente. Si offre, in ogni istante, senza difetti.
(Fabrizio Caramagna)

Quei pomeriggi in cui hai nostalgia delle ginocchia sbucciate, dei sorrisi di un folletto e di un orizzonte infinito.
Quei pomeriggi in cui capisci che non devi mai smettere di giocare.
(Fabrizio Caramagna)

Quei due ragazzi, lei e lui, con così tanto tempo tra le mani, a sprecarlo sapendo che è infinito, a passarselo tra le dita, tra i capelli, tra le labbra, e gli sguardi, in un pomeriggio qualunque.
(Fabrizio Caramagna)

Ti amerò per tutte le volte che staremo insieme.
Dalla prima all’infinita.
(Fabrizio Caramagna)

Lanciare la moneta nell’aria e l’aria nel cielo e il cielo nei suoi occhi e i suoi occhi dentro il mio cuore e il mio cuore dentro l’infinito.
(Fabrizio Caramagna)

Ho una manciata di parole
[infinito, immenso, smisurato]
che non servono a nulla se non posso spiegare quello che succede quando ci sei tu.
(Fabrizio Caramagna)

Vorrei essere penna per essere mosso dalla tue dita.
Avanzare dentro le righe del tuo diario per conoscere i tuoi pensieri.
Cancellare, quando non te ne accorgi, le tue frasi disperate,
i punti interrogativi, i silenzi e i tremori tra un paragrafo e l’altro
e mettere al loro posto le piccole attese sorridenti,
disegnando una freccia per l’infinito.
(Fabrizio Caramagna)

“Dammi il tuo spazio e ti darò il mio tempo”, disse l’eternità all’infinito. E nacque Dio.
(Fabrizio Caramagna)

Anche se sapessimo contare fino all’infinito, quello che ci manca è il tempo.
(Fabrizio Caramagna)

“E tu chi sei?” chiese il tempo all’attimo infinito.
(Fabrizio Caramagna)

Sul palmo della sua mano l’angelo ha una sola linea: quella dell’infinito.
(Fabrizio Caramagna)

L’infinito perde spazio ogni volta che un poeta ci scrive sopra una poesia melensa.
(Fabrizio Caramagna)

I numeri, che si sentono infiniti, hanno il mal di testa quando finiscono in un’operazione che parla di penuria o di insufficienza.
(Fabrizio Caramagna)

Correggere gli errori è impossibile. Gli errori sono infiniti e l’intelligenza è limitata.
(Fabrizio Caramagna)

La lista dei libri che non ho letto è infinita ma mai quanto la lista di quelli non ha mai letto nessuno.
(Fabrizio Caramagna)

Se la nostra consapevolezza fosse infinita e la nostra volontà finita, non commetteremo i numerosi errori che commettiamo.
(Fabrizio Caramagna)

“Non è stato tanto il furto dell’infinito a farmi finire nei guai, ma rimetterlo esattamente al posto in cui era prima. Non ci stava più” disse il ladro.
(Fabrizio Caramagna)

Metodica, come la retta che attraversa cerchi, spirali, ellissi, triangoli; cieca, sorda, determinata solo a provare quanto è lontano l’infinito.
(Fabrizio Caramagna)

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